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Yemen: Houthi spingono i ragazzi sul fronte di Marib

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Marib


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Le milizie inviano rinforzi compresi ragazzini di età inferiore ai 18 anni

Con la prosecuzione dei combattimenti su vari fronti del Governatorato di Marib, nell’est dello Yemen, e degli attacchi Houthi, le milizie hanno iniziato a inviare rinforzi, compresi ragazzi di appena 18 anni

Secondo le informazioni diffuse dai media locali, negli ultimi due giorni, la milizia Houthi ha inviato rinforzi da quattro Governatorati yemeniti sotto il suo controllo e li ha trasferiti sui fronti di Marib.

Fonti locali hanno anche riferito all’agenzia “Khabar” che gli Houthi hanno portato combattenti dai Governatorati di Hajjah, Amran, Dhamar e Ibb, e li hanno trasferiti sui fronti del Governatorato, che stanno assistendo a violenti scontri, durante i quali le milizie hanno riportato decine di morti e feriti.

Sempre secondo le fonti, i rinforzi sono stimati in più di 300 uomini armati recentemente reclutati e trasportati su veicoli militari, tra cui decine di ragazzini di età inferiore ai 18 anni.

Funzionari yemeniti a Marib hanno confermato che centinaia di sfollati sono in pericolo, facendo appello alle organizzazioni internazionali affinché intervengano.

Intanto, l’esercito yemenita ha confermato pochi giorni fa che le milizie hanno subito diverse perdite nei loro continui tentativi di avanzata.

Gli Houthi fedeli all’Iran hanno lanciato da febbraio una campagna militare per avanzare verso la città di Marib, nonostante gli appelli delle Nazioni Unite e di Washington, nonché delle organizzazioni umanitarie per fermare questi attacchi.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.