Il terrorista di origini maghrebine ma con cittadinanza tedesca torna a minacciare in un video di voler formare il califfato islamico e incita i giovani a fare i kamikaze
Nonostante le denunce da parte delle autorità marocchine è ancora attivo in rete il terrorista maghrebino, Mohammed Hajib.
Si tratta di un quarantenne con cittadinanza tedesca che, a causa della mancata collaborazione delle autorità di Berlino con quelle di Rabat, continua impunemente a diffondere in rete messaggi nei quali incita i giovani al martirio in nome di Allah.
In uno dei suoi ultimi video diffusi sui social ribadisce il suo essere cittadino tedesco e chiede ai giovani di rivoltarsi in Marocco per la realizzazione dello Stato islamico.
Condannato per terrorismo sia dalla giustizia tedesca che da quella marocchina, Hajib, secondo fonti di intelligence riprese da media magrebini ed europei, prosegue la sua attività di apologia del terrorismo attraverso canali social.
Il quotidiano online iberico La Provincia ha pubblicato un collage dei video che l’estremista islamico ha recentemente messo in rete. Si tratta di proclami contro il Regno del Marocco e le sue istituzioni, incitamento a colpire nel Maghreb gli interessi occidentali, l’Occidente paragonato a un Satana da combattere.
L’emittente televisiva privata francese “M6”, invece, ha trasmesso un’inchiesta esclusiva sul pericolo del ritorno dei terroristi dalla Siria e dai teatri di guerra mediorientali in Europa.
L’inchiesta lancia l’allarme su quella che definisce come una futura “Germanistan” per il ritorno di numerosi foreign fighter nel territorio tedesco tramite i Balcani da Siria e Iraq dopo la sconfitta dello Stato islamico sul terreno.
Il reportage del canale francese denuncia il fatto che numerosi foreign fighter siano riusciti a spostarsi dalla Siria in Germania senza essere seguiti dalle forze di sicurezza dei Paesi europei.
Sulla falsariga di ciò che è stato definito in passato “Londonistan”, per la presenza di terroristi in Gran Bretagna come il noto Abu Hamza, l’inchiesta lancia l’allarme per la nascita di quello che definisce una futura “Germanistan”.
In particolare, si denuncia la mancanza di cooperazione con i Paesi impegnati in prima linea nell’ambito della lotta al terrorismo come il Marocco da parte delle autorità tedesche come nel caso del marocchino Mohammed Hajib, noto per la sua adesione ad al Qaeda come dimostrato da diversi video apparsi in rete.
Il reportage parla di circa 500 combattenti fuggiti dalla Siria, Iraq e Turchia in Europa con la caduta del califfato del cosiddetto “Daesh”.
Autore Redazione Arabia Felix
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