I Principi Massonici, come tutti sappiamo, li possiamo leggere e riconoscere in tutti i massimi trattati di Morale e di Filosofia di ogni tempo.
Il tema trattato è sempre lo stesso: l’Uomo, un concetto contemporaneamente dipendente ed indipendente dal tempo, cioè temporale ed atemporale.
La temporalità in quanto l’individuo, nella sua singola esistenza, è un continuo evolversi ed ha senso parlare di “Uomo” solo se questa crescita porta ad una evoluzione di evoluzioni e ciò lo possiamo dimostrare leggendo la Storia; lo stesso popolo reagisce in modi differenti se sottoposto in diversi momenti storici ai medesimi stimoli.
L’atemporalità dell’Uomo e della Umanità, invece, è relativa alla sua costante indagine del proprio “Io”, che nel primo si tramuta nel cammino di consapevolezza della propria essenza e nella seconda tende a rintracciare il significato della propria esistenza.
Questa tendenza alla ricerca è sempre presente ed è, perciò, atemporale e caratterizza il Massone perché prima Uomo, in quanto persegue l’elevazione spirituale, e poi Membro dell’Umanità in quanto indagatore dell’esistenza non propria, in forma egoistica, ma di insieme, nel tentativo di elevare con la sola presenza e la sua azione coloro che perdono la Luce.
‘Nosce te Ipsum‘ – ‘V.I.T.R.I.O.L.’: due facce della medesima medaglia. Frasi nate in periodi storici diversi, nell’epoca socratica e nell’era del massimo fulgore alchemico, ma che rispettano l’atemporalità. Nel Gabinetto di Riflessioni c’è tutta la Massoneria intesa come “luogo atemporale”.
Spesso, nella vita profana, si tende a logicizzare tutto ciò che ci circonda, ciò sembra in antitesi con il mondo spirituale della Libera Muratoria; posso solo rispondere che i tecnici nel tempo non hanno fatto altro che imitare la Natura e solo la sua attenta osservazione e, molte volte, il tentativo di imitarla, ci ha portato a grandi risultati.
Tutto si riconduce sempre alla Natura intesa come essenza delle cose e non come insieme dei fenomeni.
Essa è geometricamente perfetta: è la sola presenza dell’elemento destabilizzante, l’Uomo, che non la rende tale nella sua totalità.
Egli, infatti, con i suoi interventi più o meno insensati, altera questi equilibri e ha significato proprio come essere distruttore o mutatore; paradossalmente se non ci fosse l’Uomo, inteso come essenza, non ci sarebbe bisogno di inseguire il miglioramento e si otterrebbe l’alienazione del più grande elemento esistente, la Libertà, intesa come quella di scegliere il modo di arrivare alla “Cosciente Perfezione”.
In sintesi, la presenza dell’Uomo è origine della scelta di intraprendere un cammino di miglioramento costante, e, quindi, causa della Massoneria stessa.
Autore Rosmunda Cristiano
Mi chiamo Rosmunda. Vivo la Vita con Passione. Ho un difetto: sono un Libero Pensatore. Ho un pregio: sono un Libero Pensatore.