Il portavoce del Dipartimento di Stato statunitense, Ned Price, ha confermato che la milizia è responsabile di gran parte della sofferenza testimoniata dal popolo yemenita
Mentre la milizia Houthi continua il suo atteggiamento ostile e distruttivo nei confronti delle infrastrutture e del tessuto sociale dello Yemen, il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, Ned Price, ha denunciato che la milizia filo iraniana è responsabile di gran parte della sofferenza testimoniata dal popolo yemenita.
Price ha spiegato che lo Yemen sta attraversando il peggior disastro umanitario del mondo, sottolineando che la maggior parte di esso è causato dagli Houthi.
Durante il briefing quotidiano con la stampa, giovedì 5 agosto, il funzionario dell’Amministrazione USA ha anche aggiunto, che quando hanno visitato la regione la scorsa settimana, l’inviato speciale degli Stati Uniti in Yemen, Timothy Lenderking, ha invitato il gruppo ribelle ad aderire ad un cessate il fuoco a Marib e in tutto il Paese.
Ha ribadito che gli scontri armati hanno aumentato la sofferenza del popolo yemenita, indicando il continuo rifiuto degli Houthi di impegnarsi in un incontro per la fine delle ostilità e per colloqui politici.
Inoltre, ha rimarcato che gli USA continuano a sostenere la diplomazia per affrontare le condizioni umanitarie e raggiungere un accordo tra le parti che possa alleviare le sofferenze del popolo yemenita.
È interessante notare che il Presidente yemenita, Abd Rabbuh Mansour Hadi, ha evidenziato che la milizia Houthi ha insistito sul suo comportamento ostile e distruttivo per le infrastrutture dello Yemen, osservando che le milizie minacciano la navigazione marittima e la stabilità e la sicurezza della regione.
Le dichiarazioni di Hadi sono arrivate durante un vertice straordinario lunedì scorso, che ha coinvolto il suo vice, Ali Mohsen Saleh, e il Primo Ministro Maeen Abdul-Malik, per conoscere la situazione generale e gli sviluppi sull’arena nazionale nei suoi aspetti politici, economici e di campo.
Autore Redazione Arabia Felix
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