Comparotto: ‘La sicurezza del territorio non può essere a scapito della libertà, del benessere e della vita stessa degli animali’
Riceviamo e pubblichiamo.
L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali, OIPA, in prima linea per la difesa degli orsi del Trentino sia nelle aule giudiziarie sia sul territorio, apprezza l’interlocuzione che si è aperta stamattina, 24 giugno, tra il Governo e la Provincia autonoma di Trento sul tema della gestione dei grandi carnivori.
Auspichiamo che il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che ha incontrato a Roma il Presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, difenda fattivamente gli orsi e i lupi e non solo le categorie che affermano di essere danneggiate dalla loro presenza, come sinora ha fatto la Provincia di Trento.
Commenta il Presidente dell’OIPA, Massimo Comparotto:
È ora che il Presidente della Provincia di Trento Fugatti la smetta di pretendere di gestire orsi e lupi in solitudine, a colpi di ordinanze di cattura e persino di abbattimento.
Da sempre auspichiamo che la sicurezza del territorio non sia a scapito della libertà, del benessere e della vita stessa degli animali che abitano i boschi e le foreste del Trentino.
Le nuove linee guida sulla gestione dei grandi carnivori, messe a punto dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, ora in attesa del parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ISPRA, non possono prescindere dalla tutela della fauna.
Il Progetto Life Ursus, voluto per ripopolare il Trentino di orsi, è un progetto europeo, finanziato con denaro pubblico, nato per la tutela degli animali e non per perseguitarli.
I metodi per una serena convivenza tra grandi mammiferi e popolazione ci sono, ma la Provincia di Trento li ignora.
Prosegue il Presidente Comparotto:
Abbiamo chiesto più e più volte che le associazioni a tutela degli animali fossero ascoltate dai decisori politici. Lo abbiamo ribadito anche lo scorso agosto, quando l’allora Ministro dell’Ambiente Costa e il Presidente Fugatti annunciarono l’intenzione d’istituire un Tavolo congiunto di esperti per affrontare la questione della gestione dei grandi carnivori in Trentino.
Senz’altro il Ministro Lamorgese sa che l’opinione pubblica vuole i grandi carnivori del Trentino protetti e non uccisi o imprigionati. Chiediamo di essere ascoltati anche noi, che siamo la loro voce.