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Covid: parte da Napoli la sperimentazione di una nuova terapia

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Attilio Varricchio, Presidente dell'AIVAS, Associazione Italiana Vie Aeree Superiori


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Varricchio, AIVAS: ‘Risultati incoraggianti curando le vie aeree superiori nebulizzando soluzioni farmacologiche ipertoniche con docce micronizzate’

Riceviamo e pubblichiamo.

I risultati della nostra ricerca possono aprire un’ulteriore e nuovo approccio alla gestione della malattia respiratoria da Covid-19, trattando la sua origine nasale.
Nessuno ha mai provato a trattare il Naso-Faringe dei pazienti Covid-19. Eppure è il luogo dove, con i test naso-faringei molecolari, si decreta l’inizio e la fine dell’infezione.

Lo dichiara Attilio Varricchio, Presidente dell’AIVAS, Associazione Italiana Vie Aeree Superiori, responsabile della Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Videoendoscopia e otorinolaringoiatra studioso delle vie aeree superiori e del loro trattamento topico, nel presentare lo studio pubblicato sulla rivista Journal of Biological Regulators and Homeostatic Agents.

Lo studio nasce dalla collaborazione tra i gruppi di ricerca di otorinolaringoiatri di Napoli, guidato dallo stesso Varricchio, e di Catania, guidato da Ignazio La Mantia, con il contributo scientifico dell’allergologo Giorgio Ciprandi di Genova, del pediatra Francesco Paolo Brunese, e dell’otorino pediatra Alfonso Maria Varricchio, entrambi di Napoli.

Spiega Varricchio:

L’AIVAS ha promosso lo studio su 76 pazienti affetti da malattia respiratoria da Covid-19, trattati nebulizzando una soluzione farmacologica, capace di de-congestionare, dis-infettare e dis-infiammare il Naso e il Naso-Faringe.

La sperimentazione è stata coordinata da Attilio Varricchio sia con farmaci che con acque termali.

Studiando queste, ed in modo particolare quelle della Campania, nel 2019 ha vinto, con gli otorini Enrico Ascione e Fausto Bonsignori, il Premio ‘Marcial Campos’ dell’Organizzazione Mondiale del Termalismo con una ricerca sulle Infezioni Respiratorie Ricorrenti nei bambini, e dimostrandone il miglioramento nebulizzando le acque termali con docce micronizzate nasali, che ha portato alla nascita del un brevetto Airliquide Medical System, approvato dalla Food and Drug Administration.

Spiega Varricchio:

Come tutti i virus responsabili di infezioni respiratorie anche il Covid-19 usa il naso come porta di ingresso del corpo umano, “alloggiando” nel Naso-Faringe.

È qui che replicandosi, invade, successivamente, le vie aeree medio-inferiori fino a contaminare il polmone.

È qui che, come gli altri virus respiratori, altera la banca microbiologica del Naso-Faringe, stimolando la crescita selettiva di batteri patogeni, causa delle complicanze batteriche post-Covid.

Alcuni ricercatori, hanno già proposto semplici irrigazioni nasali, e non nebulizzazioni, con soluzione saline ipertoniche, capaci di ridurre l’adesività virale alla mucosa nasale e/o la sua replicazione intra-cellulare, per un effetto ‘candeggina-like’ dovuto all’azione dello ione cloro con lo ione idrogeno.

Partendo da questo dato, abbiamo deciso di trattare 76 pazienti Covid-19, sintomatici, lieve-moderati, utilizzando un device aerosolico specifico per la medicazione del Naso-Faringe, la doccia micronizzata nasale, da noi studiata dal 2004 e riproposta in numerose ricerche, nate per la gestione del Naso-Faringe, vero carrefour fisio-patologico delle vie aeree, come, ahimè, il Covid-19 ha dimostrato.

Con la doccia micronizzata nasale, abbiamo nebulizzato una soluzione magistrale galenica, realizzata dai laboratori Orlandi, un’eccellenza partenopea, contenente: Cloruro di Sodio al 2.5%, tamponata con bicarbonato, a cui abbiamo aggiunto, con percentuali inferiori all’ 1 per cento, acido jaluronico, per riparare la mucosa danneggiata, combinato con lo xilitolo per la sua azione antivirale, una combinazione di due molecole antibatteriche, tobramicina e licomicina, dose-dipendenti, per contrastare e prevenire le sovrainfezioni batteriche, e una molecola antiossidante e biofilm-litica, la N-acetilcisteina, in grado di creare un ambiente ostile ai virus.

Dopo soli 7 giorni di tale trattamento, abbiamo rilevato la negativizzazione del tampone molecolare naso-faringeo, nei 76 pazienti.

Mentre, paradossalmente, i loro familiari conviventi, positivi al Covid-19, ma asintomatici, che hanno rappresentato il gruppo di controllo, in quanto non trattati, al tampone di controllo, risultavano tutti ancora positivi.

Questi, a loro volta, sottoposti allo stesso trattamento trattati dei conviventi sintomatici, doccia nasale e soluzione galenica, risultavano, dopo 7 giorni di terapia, negativi.