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Napoli, il divorzio tra Gattuso e De Laurentiis non conviene a nessuno!

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Perché non cambiare allenatore sarebbe stata la soluzione migliore

Quando due persone decidono di separarsi di solito lo fanno perché il loro amore è finito, e questo è proprio il caso di Gattuso e De Laurentiis, due che forse si saranno anche amati in passato ma che di certo non si sono mai capiti fino in fondo.

Ricordandovi dell’imminente divorzio in casa Napoli tra l’allenatore e il presidente in effetti non vi stiamo dicendo nulla che non sappiate già, visto che da tempo l’addio è nell’aria, tuttavia vogliamo rendervi partecipi di una nostra personalissima riflessione.

Ci siamo resi conto in queste ultime settimane che la loro separazione è inutile per entrambi i protagonisti.

Lasciare andare Gattuso, adesso che il Napoli sta per qualificarsi (con merito) alla Champions, è deleterio per De Laurentiis, considerando come giocano bene gli Azzurri, e per Gattuso lasciare una piazza come quella partenopea non è il massimo.

Si dirà:

Ma non ha scelto lui di andarsene da Napoli!

Vero, come è anche vero che allenare il Ciucco, soprattutto questo Ciuccio, è un qualcosa di talmente speciale che farne a meno è quasi impossibile. Eppure, l’ex allenatore del Milan, ora anche ex allenatore del Napoli, dovrà renderlo possibile facendosene una ragione.

Certo che non poter più dirigere un Osimhen finalmente in palla e uno Zieliński che è un piacere per gli occhi è un vero peccato. Ma come nella vita, anche nel calcio si deve per forza di cose guardare avanti, considerando che non si torna indietro dopo la decisione di De Laurentiis presa durante una giornata di freddo inverno.

La Champions League del prossimo anno è vicinissima

Se il Napoli è a un passo dalla qualificazione alla Champions League il merito è soprattutto di Gattuso, quel Gattuso che in inverno era considerato un allenatore scarso e in primavera si è dimostrato un allenatore fenomenale.

Purtroppo nel calcio di oggi quasi nessun presidente dà il tempo necessario al proprio condottiero di lavorare con serenità, e questo è ancor più vero se il presidente in questione è Aurelio De Laurentiis!

Se avesse pazientato qualche mese non si sarebbe certo arrivati alla rottura con l’attuale allenatore, che sta facendo la fortuna di questo Napoli dal gioco scoppiettante su cui gli scommettitori più esperti hanno puntato forte, approfittando dei migliori bonus benvenuto, anche quando la situazione non era delle più rosee.

Quel che forse non ha pensato l’istrionico De Laurentiis è che se il suo Napoli non girava in inverno era anche a causa dei tanti infortuni occorsi ai suoi principali attori protagonisti. Su tutti l’infortunio di Mertens, un giocatore che quando sta bene sa come fare la differenza.

Ormai come si suole dire in questi casi è “acqua passata”, e il nevoso inverno, che sembrava interminabile, ha lasciato il posto a una primavera rigogliosa sul terreno di gioco del Maradona ormai ex San Paolo.

Va bene che la matematica non dà ancora nessuna certezza agli Azzurri per quanto riguarda la partecipazione alla prossima Champions League, ma basta guardare come Insigne e compagni hanno giocato contro l’Udinese per capire che l’obiettivo è vicinissimo.

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Contro l’Udinese spettacolo puro!

L’ultimo show del Napoli – possiamo dirlo senza per altro essere smentiti – è da grandi palcoscenici; la vittoria più che rotonda maturata contro l’Udinese è un mix di forza fisica e tecnica sopraffina.

Dimenticatevi dei 5 goal messi a segno dagli Azzurri, che lasciano il tempo che trovano, e focalizzate invece la vostra attenzione su Osimhen quale punto di riferimento principale in avanti, che una volta imbeccato fa molto male agli avversari (vedi primo goal), sul tutto-campista Fabián Ruiz, che con 103 passaggi e con il 95% di precisione ha dominato la linea mediana, e infine sul goleador Zieliński (8 reti per lui), che con Gattuso è maturato tantissimo.

E potremmo così continuare a esaltare la prova di questo Napoli, che ha in Insigne una certezza e in Lozano una sentenza, soprattutto grazie alla sua impressionante velocità. Tutto molto bello, peccato però che la pacchia stia per finire perché Gattuso, come detto, sta per andarsene.

Che cosa ne sarà il prossimo anno di questi Azzurri così convincenti quando competeranno tra le altre cose per la Champions League? Questa è una domanda a cui è difficile rispondere, soprattutto se non si ha idea di chi sarà il prossimo inquilino della panchina del Napoli. Fortuna che noi un’idea l’abbiamo, e vorremmo condividerla subito con voi.

Il dopo Gattuso è Italiano?

Il sostituto di Gattuso sulla panchina del Napoli potrebbe essere Italiano. L’allenatore dello Spezia quest’anno ha fatto molto bene con le Aquile, giocandosela a viso aperto contro qualunque avversario, un qualcosa che non dispiace affatto a De Laurentiis. Non solo: il calcio che ha regalato il 43enne nativo di Karlsruhe, grazie ai fidati Bastoni, Verdi e Ricci, è stato quasi sempre propositivo e raramente difensivo.

Prendete la doppia sfida contro l’Inter; lo Spezia contro la vincitrice dello scudetto non si è mai chiusa a riccio ma, anzi, ha provato a imporre il proprio gioco. Un bell’esempio di come dovrebbe essere il calcio, uno spettacolo votato anche all’attacco, un esempio che è piaciuto a De Laurentiis che è pronto a ingaggiare Italiano. È vero, recentemente è stato fatto anche il nome di Jurić, un ottimo allenatore, bravo a scoprire e a far crescere le giovani promesse del calcio che verrà.

Crediamo tuttavia che al Napoli serva più che altro uno come Italiano, più capace rispetto a Jurić di esprimere un calcio propositivo e allo stesso tempo “solido”. Per quanto riguarda invece il nome di De Zerbi, è solo pura suggestione priva di ogni fondamento.

L’allenatore del Sassuolo difficilmente lascerà i neroverdi, soprattutto se riuscirà ad arrivare settimo in classifica, e dunque a qualificarsi per la UEFA Europa Conference League. Quest’ultimo importante risultato dipenderà da come il Sassuolo approccerà le prossime gare, ma questo è tutto un altro discorso.

Ora che il divorzio (inutile) tra Gattuso e De Laurentiis sta per consumarsi, speriamo almeno che chi siederà sulla panchina azzurra la prossima stagione prenda spunto dall’ottimo lavoro dell’ex giocatore del Milan ora allenatore fenomenale in cerca di un nuovo incarico.

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