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‘ChiAMAchiama’ il 24 luglio a Castellammare di Stabia

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Il programma della kermesse

Riceviamo e pubblichiamo.

Comunità Tabor I viandanti della Carità, in collaborazione con l’Arcidiocesi Castellammare-Sorrento, Servizio di Pastorale Giovanile, Stabia Main Port Guardia Costiera presentaChiAMAchiama, il 24 luglio 2016, ore 18:00, presso Stabia Main Port di Castellammare di Stabia, Napoli.

Non basta la pioggia a spegnere la speranza e l’entusiasmo. Il ChiAMAchiama mantiene la promessa e, dopo il maltempo che ha costretto la grintosa ‘ciurma’ capitanata da don Fabio Di Martino a rimandare l’appuntamento fissato per il 19 giugno scorso, la gioiosa operosità dei giovani della Comunità Tabor di Castellammare si trasformerà finalmente nell’evento, tanto atteso, di preghiera, spettacolo, riflessione e divertimento.
Il ChiAMAchiama torna il 24 luglio, sempre allo Stabia Main Port, ingresso Via Bonito, di Castellammare, a partire dalle ore 18:00.

Nei grandi ed evocativi spazi del porto si alterneranno – secondo un programma fedele a quello del 19 giugno -testimonianze di impegno civile e spirituale, performance artistiche, momenti di raccoglimento e preghiera fino alla festa conclusiva animata dalla disco-music.

Come nel palinsesto di giugno, offriranno le loro testimonianze gli amici della beata Chiara Luce Badano, i giovani imprenditori del Pastificio Il Mulino di Gragnano sostenuti dal progetto Policoro, i rappresentanti dell’Azione Cattolica Diocesana, il profugo somalo Osman Ahmed. Saranno loro, attraverso il racconto di concrete esperienze di vita, a fornire spunti di riflessione intorno al tema della Misericordia, fil rouge dell’evento. Storie che intrecciano vite e avventure che a volte vengono da lontano, e altre volte, invece, hanno il sapore della nostra terra e della passione dei suoi giovani. Percorsi di umanità che si intrecciano e di cui il porto, scelto e riconfermato come location, è l’emblema, nella sua essenza di luogo di scambio e di incontro.

Ma il porto e il mare sono anche il simbolo della città di Castellammare, in particolare di un centro Antico da riscoprire e incoraggiare nei suoi sussulti di crescita e di riscatto. E il ChiAMAchiama è un evento profondamente radicato nella realtà quotidiana locale, secondo il monito evangelico «… Ma voi restate in città» (Lc 24,36-53), che ispira le linee pastorali 2015-2016 della diocesi di Sorrento-Castellammare. Di qui la voglia di coinvolgere gli artisti stabiesi, spesso già impegnati in progetti per la valorizzazione del territorio, che hanno accolto gratuitamente l’invito della Comunità Tabor.

Ad aprire la kermesse saranno i Sounds Great, giovanissima band formata da Salvatore Sicignano, Salvatore Scafarto, Raffaele Falco, Marco Manduca, Viviana Passaro. Al loro attivo c’è già la pubblicazione del singolo «Parlami», forte di un notevole successo di visualizzazioni su YouTube e di vendita nei principali digital-store.
Seguirà la testimonianza degli amici di Chiara Luce Badano, la giovane beata divenuta simbolo del coraggio di vivere la malattia all’insegna dell’amore per la vita e della fede.
Fondamentale anche il contributo fornito dalle Associazioni partner dell’evento che illustreranno la loro mission nel corso di brevi interviste: Emergency, Unicef, Cps, cui si aggiungeranno i giovani stabiesi in partenza per la Giornata mondiale della Gioventù di Cracovia.

La serata proseguirà con un ulteriore momento di riflessione affidato ai rappresentanti dell’Azione Cattolica Diocesana, che mostreranno come sia possibile coniugare fede, cura e lavoro quotidiano.
Musica, danza e l’impegno per la valorizzazione della donna: sono gli ingredienti del contributo offerto al ChiAMAchiama dall’Accademia Musicale Futura che offrirà un momento artistico e una breve testimonianza sulla passione civile che sostiene la sua attività. Semi di speranza che, lentamente, danno frutti nella nostra terra. Come quelli che, di seguito, si coglieranno in controluce nelle parole dei protagonisti del progetto Policoro.

Un progetto elaborato dall’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro, dal Servizio Nazionale di pastorale giovanile e dalla Caritas Italiana e sostenuto dalla CEI, volto a offrire concrete possibilità di contrasto alla disoccupazione attraverso il supporto delle diocesi locali. Nella diocesi di Sorrento-Castellammare si segnala, tra le altre esperienze, quella di questo gruppo di giovani, diversi per formazione ma coesi nella voglia di riscatto, che a Gragnano, unendo le loro forze e sostenuti dalla comunità parrocchiale, hanno dato vita a un’eccellente impresa, Il Mulino, che valorizza la secolare tradizione della produzione della pasta.

La nostra terra, la sua bellezza, la sfida della gioventù che sa prendere su di sé il meglio di ciò che essa offre e sa reinvestirlo nel suo lavoro e nella realizzazione di sé: a leggerle bene, è quello che raccontano, nella loro varietà, anche le storie personali e artistiche dei performer stabiesi che si esibiranno… pur senza parlare di sé.

Grande attesa, in particolare, per Fiorenza Calogero, la cantante cresciuta alla scuola di Roberto De Simone e con quattro, intensi, dischi al suo attivo, che interpreterà alcuni brani di un repertorio in cui la rivisitazione della tradizione napoletana incontra l’originalità e la passionalità del suo inconfondibile sound.

A seguire, Cat Girace e i suoi amici del Social Guitar Project, una realtà ormai fortemente radicata sul territorio, impegnata in un bellissimo progetto di diffusione dell’insegnamento e della scoperta delle potenzialità sonore della chitarra, rivolto ai più giovani.

All’interno di un evento ispirato alle opere di Misericordia Corporale, grande attenzione sarà rivolta a una delle emergenze umanitarie che oggi interrogano la coscienza di credenti e non: l’immigrazione. A questo tema saranno dedicate la coreografia firmata da Raffaele Cava e la testimonianza di Osman Ahmed, viatico dei due momenti propriamente spirituali del ChiAMAchiama: l’Adorazione Eucaristica e lo sbarco della Croce di Lampedusa.
Storie intrise di sangue, sudore e voglia di salvezza quelle simbolicamente raccontate dalla scarna ruvidezza del legno della Croce, opera del falegname lampedusano Franco Tuccio.

La Croce di Lampedusa è stata infatti realizzata con i resti di un barcone di immigrati, naufragati nei pressi dell’isola, travolti dal mare e dal silenzio mediatico. Dopo la benedizione e il monito di Papa Francesco “Portatela ovunque”, all’indomani del suo viaggio a Lampedusa nel 2013, la Croce è condotta in pellegrinaggio per l’Italia e farà tappa nuovamente, già vi era giunta il 19 giugno, anche nel porto di Castellammare, scortata dalla Guardia Costiera. Si rinnova un appuntamento carico di emozione, che introdurrà il clima di preghiera dell’Adorazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Franco Alfano.

Quello che sarà il momento più alto della serata sconfinerà nella grande festa finale che vedrà il concerto dei Soul Food e il ritmo mozzafiato dei dj Peppe Croce, Mauro Verdoliva, Nando Fruscio, Salex, Antonello Verdoliva, Jaki e Dee, Christian Apadula, Emsi Gallo. Un’esplosione di gioia collettiva in perfetto stile ChiAMAchiama, sull’onda di un progetto comunicativo giovane e frizzante che costituisce la peculiarità della Comunità Tabor.

A partire dalla maniera semplice e gioiosa di testimoniare la fede e i valori spirituali attraverso una singolare attività di evangelizzazione, basata sullo scambio di abbracci. Un modo per attirare spontaneamente le persone comuni e soprattutto i giovani nei luoghi di aggregazione più frequentati: piazze, ritrovi, discoteche, locali… Una boccata di ossigeno in una società sempre più inaridita in cui essere credenti vuol dire prima di tutto testimoniare la possibilità di un’alternativa all’indifferenza e al disagio e un cambiamento di prospettiva, volto a recuperare una dimensione ‘umana’ dei rapporti, nel rispetto della libertà dell’altro.

Ma il messaggio di speranza lanciato da questi giovani corre anche attraverso il web, sfruttando le sane potenzialità dei social network dove i ragazzi della Comunità Tabor hanno lanciato video virali che già vantano migliaia di visualizzazioni, divertendosi a coinvolgere attori del quotidiano e vip. Iniziative accattivanti come la serie di simpatici Tg che, in questi mesi, hanno promosso il ChiAMAchiama. Fino all’autoironia con cui è stato letto l’’incidente di percorso’ del 19 giugno, con l’esilarante video ChiAma Splash e con dei nuovi, accattivanti video-countdown.

L’inventiva dell’équipe dei giovani della Comunità ha creato anche il contest fotografico Raccontaci un’emozione, un’iniziativa che invita a raccontare, attraverso scritti, massimo 2000 caratteri, e/o fotografie, massimo 3, l’esperienza dei partecipanti al ChiAMAchiama 2016, da inviare entro il 15 settembre