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Digitalizzazione archivio video Centro per l’arte contemporanea Pecci

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Centro Pecci di Prato


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30 anni di attività dell’istituzione tra interviste, backstage, mostre e concerti resi accessibili dopo quattro anni di lavoro

Riceviamo e pubblichiamo.

Iniziata nel 2018 in occasione della mostra ‘Il museo immaginato. Storie da trent’anni di Centro Pecci’ realizzata per il trentennale dell’istituzione, la completa digitalizzazione dell’archivio video del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci – tra gli obiettivi del programma artistico e culturale della Direttrice Cristiana Perrella – è in dirittura d’arrivo.

Dopo quattro anni di attività di un team di lavoro dedicato, oggi l’archivio, confluito nella Web Tv creata dal museo nel 2016, consente l’accesso per tutti a interviste, backstage, immagini di mostre, concerti, incontri realizzati in oltre 30 anni di attività, restituendo un caleidoscopio di volti, immagini e parole di artisti – a cui si sono aggiunte di recente le voci di Paolo Canevari, Loris Cecchini, Enzo Cucchi, Emilio Isgrò, Ettore Sottsass – capaci di raccontare la vibrante realtà della prima istituzione dedicata in Italia al dialogo tra tutte le arti contemporanee.

Dall’intervista a un giovane Julian Schnabel del 1989 al racconto di Germano Celant della mostra di Robert Mapplethorpe da lui curata nel 1993 – 1994; dal film documentario su Gerhard Richter Out of the House del 2000 al video della mostra ‘Ufo Story. Dall’architettura radicale al design globale’ del 2012; dal simposio Au Rendez-Vous des Amis. Identità e opera del 1998 all’intervista del grande artista italo-greco Jannis Kounellis, realizzata in occasione della sua mostra antologica del 2001; dal film ‘Dialogo con Yves Klein’ di Theo Eshetu del 2000 al primo ‘Laboratorio liberatorio’, pensato per bambini e adulti, tenuto da Bruno Munari a Prato nel 1992; dal documentario di Luciano Nocentini che rispecchia il progetto dell’esposizione del maestro dell’Arte Povera Gilberto Zorio del 1992, al racconto della grande mostra personale del fotografo giapponese Nobuyoshi Araki intitolata ‘Viaggio Sentimentale (Sentimental Journey)’, tenutasi nel 2000: attraverso la raccolta di questi molteplici contenuti, la piattaforma digitale di approfondimento e ricerca della Web TV rilegge i grandi momenti del passato del Centro Pecci, testimoniandone la storia trentennale.

Un progetto che si è intensificato durante il primo lockdown grazie alla creazione di Centro Pecci Extra – palinsesto online di approfondimenti montati per l’occasione dedicati a mostre, video d’artista, materiali d’archivio, contributi di scrittori, artisti e critici – inaugurato con l’anteprima del film di montaggio di Maria Teresa Soldani Centro Pecci 30×2. 30 anni x 2 minuti, dedicato alla storia del museo.

Oggi che l’attenzione alla produzione di contenuti digitali assume un ruolo sempre più importante, che la condivisione di pensieri, contenuti, esperienze è essenziale a generare nuovi scenari per l’arte nazionale e internazionale e per continuare ad alimentare il pensiero critico e il confronto con la scena culturale globale, il Centro Pecci ha avviato una convenzione con l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca, per condividere alcuni dei contenuti della Web TV del museo, con sottotitoli in russo.

La digitalizzazione dell’archivio video rientra nel progetto della Web TV del Centro Pecci realizzato in collaborazione con la casa di produzione indipendente LaGalla23.

In linea con il progetto di valorizzazione degli archivi – intesi come elemento fondamentale del patrimonio di un’istituzione culturale – e in occasione dell’acquisizione dell’imponente archivio di Lara-Vinca Masini, circa 200 mila oggetti tra libri, documenti e opere, che andrà – come desiderio della studiosa recentemente scomparsa – ad arricchire il CID/Arti visive, centro di ricerca e documentazione del museo, il prossimo 28 aprile il Centro Pecci organizzerà un webinar pubblico dal titolo Archivi e centri di documentazione d’arte contemporanea. Pratiche e progetti a confronto tra musei e istituzioni in Italia.

Il webinar sarà occasione di riflessione e raffronto tra alcuni dei maggiori archivi del contemporaneo del nostro Paese.