Il Ministro dell’informazione yemenita denuncia gli effetti di una devastante di quella che è una bomba ad orologeria nel Mar Rosso
Il Governo yemenita ha rivelato che lo studio preparato dall’organizzazione di ricerca svizzera, ACAP, in collaborazione con le società, Catbolt, e, RiskAware, sulla valutazione dell’impatto ambientale di perdite, esplosione o affondamento della nave Safer prevista tra aprile e giugno 2021.
Il rapporto ha fatto suonare il campanello d’allarme su uno dei disastri di inquinamento ambientale più pericolosi della storia umana.
Il Ministro yemenita dell’informazione, Muammar Al-Eryani, ha affermato che lo studio conferma che la costa del Mar Rosso e i Paesi vicini sono a rischio di una catastrofe ambientale che potrebbe verificarsi da un giorno all’altro con grandi impatti umanitari ed economici.
Si parla di una quantità quattro volte maggiore di petrolio greggio rispetto a quanto fuoriuscito dalla Exxon Valdez nel 1989 che ha avuto impatti significativi sull’ambiente, sulle persone e sui loro mezzi di sussistenza nelle aree colpite.
In una serie di messaggi sulla sua pagina Twitter, ha aggiunto che lo studio conferma che l’esplosione del serbatoio della petroliera Safer, previsto tra aprile e giugno 2021, influenzerà i mezzi di sussistenza di 1,6 milioni di persone attraverso lo sversamento e le successive operazioni di bonifica, attraverso danni alle industrie costiere e la chiusura di fabbriche e porti, nonché danni alla pesca e alle risorse marine.
L’analisi ha sintetizzato l’impatto economico atteso del disastro attraverso la sospensione delle operazioni dei porti di Hodeidah e Salif per un periodo da due a tre mesi, il che limiterà le importazioni di carburante e cibo e metterà in pericolo i posti di lavoro dei portuali, interesserà la produzione di elettricità, servizi sanitari e trasporti e provocherà un aumento dei prezzi di carburante e cibo.
Il Ministro yemenita dell’informazione ha ribadito che la milizia Houthi continua ad eludere e manipolare questo problema per utilizzarlo come merce di scambio e ricattare la Comunità internazionale, indipendentemente dai pericoli imminenti e dagli avvertimenti emessi da centri di ricerca e dagli esperti.
Autore Redazione Arabia Felix
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