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Lazio: ok Reddito Energetico, esteso ad altre fonti rinnovabili

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Roberta Lombardi


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Soddisfazione espressa dall’Assessore Lombardi

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lazio.

Approvata oggi, 15 aprile, in Commissione Agricoltura e Ambiente la proposta di legge per il Reddito Energetico regionale a prima firma dell’assessora alla Transizione Ecologica, Roberta Lombardi.

È stato per me motivo di orgoglio oltre che una grande emozione contribuire oggi al lavoro di miglioramento della proposta di legge per l’istituzione del Reddito Energetico regionale, nella duplice veste di prima firmataria del provvedimento e Assessore alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale.

Ringrazio tutti i colleghi che con le loro proposte hanno potenziato questo strumento, la cui applicazione, inizialmente prevista solo per i pannelli fotovoltaici, oggi viene invece estesa anche ad altre fonti energetiche rinnovabili ed ecosostenibili, quali gli impianti solari termo-fotovoltaici, microeolici o geotermici per piccole utilizzazioni locali.

Così Roberta Lombardi, Assessore alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale del Lazio e prima firmataria della proposta di legge sul Reddito energetico, a margine dell’approvazione del provvedimento in Commissione Agricoltura e Ambiente.

Spiega Lombardi:

In questo modo potenziamo la misura diversificandone l’applicazione anche sulla base delle fonti energetiche peculiari dei vari territori. Stabiliamo inoltre i presupposti per una serie di regole volte a garantire la tutela dei cittadini fruitori del Reddito energetico e il corretto monitoraggio dei consumi, stabilendo i doveri di Regione e operatori economici.

Ad esempio, sono a carico della Regione l’acquisto, l’installazione, la connessione e l’assicurazione degli impianti e dei connessi servizi di asset management, inclusi la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti, il telecontrollo e la raccolta dei dati di produzione e consumo e di formazione dei beneficiari.

Inoltre, gli operatori economici individuati dalle procedure ad evidenza pubblica devono garantire le ottimali condizioni di esercizio degli impianti e a tal fine gli stessi devono essere garantiti per almeno 10 anni e coperti da apposita assicurazione e da un contratto di manutenzione di durata pari al contratto di comodato d’uso, anche quest’ultimo regolamentato dalla proposta di legge. Gli impianti dovranno essere dotati di un sistema di monitoraggio della produzione consultabile da remoto.

L’auspicio ora è che la proposta di legge, che passerà in Commissione Bilancio per definire la copertura finanziaria, ottenga risorse adeguate. Confido anche in questo caso nella collaborazione e disponibilità di tutti i colleghi che come fatto finora hanno creduto nel Reddito Energetico come strumento per realizzare una Transizione Ecologica socialmente equa.