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Arabia Saudita: sostegno arabo a Riad dopo rapporto USA

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Mohammed Bin Salman


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Kuwait, Emirati Arabi Uniti e Bahrain esprimono il loro sostegno alla dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri saudita sul rapporto USA

Si registrano una serie di reazioni a favore della dichiarazione del Ministero degli Esteri saudita a seguito della pubblicazione del rapporto del Congresso degli Stati Uniti sull’uccisione di Jamal Khashoggi.

Il Ministero degli Affari Esteri del Kuwait ha annunciato che il suo Governo sostiene la dichiarazione dell’Arabia Saudita in merito al rapporto che è stato fornito al Congresso USA sull’uccisione di Khashoggi.

Il Ministero ha sottolineato l’importanza del ruolo che l’Arabia Saudita, sotto la guida del re Salman e del principe ereditario Mohammed Bin Salman, sta giocando a livello regionale e internazionale nel sostenere la moderazione e nel respingere la violenza e l’estremismo. Ha anche affermato il suo categorico rifiuto di tutto ciò che pregiudicherebbe la sovranità dell’Arabia Saudita.

Da parte loro, gli Emirati Arabi Uniti hanno sostenuto la dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri del Regno dell’Arabia Saudita sull’uccisione di Khashoggi.

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha espresso fiducia e sostegno alle sentenze della magistratura saudita, che afferma l’impegno del Regno ad attuare la legge in modo trasparente ed imparziale e responsabilizzando tutti coloro che sono coinvolti in questo caso.

Il Ministero di Abu Dhabi ha affermato:

Gli Emirati Arabi Uniti sono pienamente d’accordo con il Regno Unito dell’Arabia Saudita nei suoi sforzi volti alla stabilità e alla sicurezza della regione e il suo ruolo principale nell’asse della moderazione araba e della sicurezza della regione.

Ha sottolineato così il rifiuto di qualsiasi tentativo di sfruttare questo problema o di interferire negli affari interni del Regno.

Anche Nayef Falah Mubarak Al-Hajraf, Segretario generale del Consiglio di cooperazione per gli Stati arabi del Golfo, ha espresso il suo sostegno alla dichiarazione rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri saudita in merito a quanto contenuto nel Congresso degli Stati Uniti rapporto su Khashoggi.

Il Segretario Generale ha affermato il suo apprezzamento per il ruolo che il Regno dell’Arabia Saudita svolge nel rafforzare la pace e la sicurezza regionali e internazionali e per il suo grande ruolo nella lotta al terrorismo e nel sostenere gli sforzi della comunità internazionale nel combatterlo e nel prosciugare le sue fonti.

Il Segretario generale ha indicato che il rapporto non è altro che un’opinione priva di qualsiasi prova conclusiva, sostenendo che ciò che il Regno dell’Arabia Saudita sta facendo sotto la guida del re Salman Bin Abdulaziz Al Saud, e del principe ereditario Mohammed Bin Salman, a sostegno della pace e della sicurezza regionale e internazionale, la lotta al terrorismo è un ruolo storico, costante ed apprezzato, esprimendo allo stesso tempo il proprio sostegno a tutto ciò che si sta facendo per preservare i propri diritti.

Anche il Parlamento arabo ha espresso il suo categorico rifiuto a qualsiasi violazione della sovranità dell’Arabia Saudita e a tutto ciò che potrebbe pregiudicare la sua leadership e l’indipendenza della sua magistratura e ha affermato il suo sostegno alla dichiarazione rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri di Riad sull rapporto presentato al Congresso USA in merito all’uccisione di Khashoggi.

L’agenzia di stampa del Bahrain, venerdì 26 febbraio in tarda serata, ha dichiarato che il Bahrain ha espresso il proprio sostegno alla dichiarazione del Ministero degli Esteri saudita.

L’agenzia ha scritto:

Il Regno del Bahrein esprime il suo rifiuto di tutto ciò che può influenzare la sovranità del regno sorella dell’Arabia Saudita.

Da parte sua, il Ministero degli Affari Esteri yemenita ha annunciato il suo pieno appoggio a quanto affermato nel comunicato saudita sul caso Khashoggi e ha espresso l’assoluta solidarietà della Repubblica dello Yemen ai fratelli del Regno dell’Arabia Saudita, alla leadership e al popolo.

In una dichiarazione, il ministero degli Esteri yemenita ha anche espresso la sua fiducia nell’integrità della magistratura nel Regno dell’Arabia Saudita e nelle misure e disposizioni che ha preso per ottenere giustizia contro gli autori di questo crimine.

Il Ministero degli Affari Esteri dell’Oman ha espresso la solidarietà del Sultanato all’Arabia Saudita nella sua posizione sul rapporto USA.
Ha apprezzato gli sforzi e le azioni delle autorità giudiziarie competenti nel Regno riguardo al caso Khashoggi e alle sue circostanze.

A sua volta, la Muslim World League ha affermato in un comunicato di offrire il suo pieno sostegno alla dichiarazione del Ministero degli Affari esteri saudita in merito al rapporto americano sull’uccisione di Khashoggi.

La Lega ha affermato la fiducia del mondo islamico nella leadership dell’Arabia Saudita in tutte le misure che adotta e ha sottolineato il rifiuto categorico di qualsiasi interferenza che pregiudicherebbe il diritto del Paese negli affari sovrani con qualsiasi pretesto.

Da parte sua, Ahmed Aboul Gheit, Segretario generale della Lega araba, ha ribadito che le autorità giudiziarie saudite si preoccupano unicamente di ritenere responsabili coloro che sono coinvolti nel caso Khashoggi, esprimendo il suo sostegno a quanto sostenuto dal Ministero degli Esteri saudita.

Ha sottolineato che quella della CIA non è una sentenza o una posizione internazionale e che le questioni relative ai diritti umani non dovrebbero essere politicizzate. Analoga posizione arriva dall’Organizzazione della conferenza islamica.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.