‘Tra le priorità anche operatori e utenti dei servizi sociali’
Riceviamo e pubblichiamo.
L’Alleanza delle Cooperative della Campania, settore sociale, chiede alla Regione Campania di tenere conto nella gestione dei processi organizzativi del Piano vaccinale anche della situazione dei lavoratori dei servizi socio-assistenziali e socio educativi, attivando al contempo, anche insieme agli Ambiti, un percorso di condivisione sulle procedure.
Fanno sapere dall’Alleanza delle Cooperative della Campania, settore sociale:
Siamo consapevoli degli sforzi che la Regione Campania sta attuando per concretizzare le indicazioni del Piano vaccinale anti Covid-19 e per ottimizzare tutti i processi organizzativi e gestionali dello stesso, ma è necessario intervenire sulle priorità.
Gli operatori e gli utenti coinvolti nei servizi residenziali, semiresidenziali, territoriali e domiciliari declinati nel catalogo regionale ex regolamento n 4 del 2014, in attuazione della legge regionale n.11 del 2007, sono tutti un veicolo di contagio.
Bisogna allargare le fasce di priorità e spaziare oltre gli operatori sanitari e sociosanitari operanti in strutture sanitarie e socio-sanitarie.
I tre Coordinatori Giuseppina Colosimo, Giovanpaolo Gaudino e Anna Ceprano spiegano:
Oltre alle strutture socio-sanitarie e alle RSA, vanno prese in considerazione le comunità per le persone con disagio psichico, i centri sociali polifunzionali per disabili, le comunità di accoglienza per minori.
È importante che tra i destinatari delle dosi di vaccino vi siano dunque tutti gli operatori e gli ospiti delle strutture a carattere residenziale e semiresidenziale, ma anche gli operatori e i destinatari degli interventi domiciliari, così come declinati dal catalogo.
Infatti, in tali servizi si svolgono attività simili alle strutture socio-sanitarie, con gli stessi rischi, se non maggiori in quanto concepite diversamente per gli spazi maggiormente di prossimità.