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Napoli, personale medico e paramedico accolto in strutture ricettive

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Lucia Francesca Menna ed Eleonora de Majo


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Dichiarazione degli Assessori de Majo e Menna

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

A ridosso del secondo lockdown nazionale, a novembre 2020, su proposta dell’Assessore alla cultura e turismo Eleonora de Majo, dell’allora Assessore al bilancio Enrico Panini e dell’Assessore alle pari opportunità, alle libertà civili e alla salute Francesca Menna, la Giunta comunale deliberava una misura che prevedeva il sostegno per l’ospitalità del personale medico e paramedico in strutture alberghiere e extra-alberghiere diffuse in città, vista la situazione emergenziale in cui si trovava il territorio, a causa della nuova ondata pandemica da Covid-19.

Una misura già prevista durante il primo lockdown dal Comune di Napoli, primo in Italia, effettuata nel periodo aprile – giugno 2020 e necessaria ancora una volta a soddisfare le necessità della comunità locale impegnata nella lotta al virus, rivolta precisamente al sostegno del personale medico, infermieristico e di altri operatori sanitari, chiamati nel territorio del Comune, in prima linea, a fronteggiare la cura dei pazienti affetti da Covid-19, con necessità di alloggiare in luoghi diversi dalla propria abituale residenza e/o domicilio.

Dichiarano gli Assessori Eleonora de Majo e Francesca Menna:

I dati che arrivano oggi raccontano chiaramente quanto questa misura fosse necessaria e ci rendono particolarmente felici di aver dato pronta risposta alle necessità della comunità professionale impegnata in prima linea nella lotta al Covid-19.

Ad oggi, su 150 posti resi disponibili da 43 strutture, ne risultano occupati 118 di cui il 26% da personale medico, il 42% da infermieri e il 32% da OSS. L’ospitalità è stata prevista per 60 giorni salvo eventuali diverse necessità.

È una misura che aiuta sia gli operatori sanitari che i titolari delle attività alberghiere che si sono accreditate in un momento in cui il turismo è praticamente fermo.

È nostro compito, come amministratori, pensare a misure di sostegno rivolte ai vari comparti disastrati dalla pandemia e questa misura si muove trasversalmente in questa direzione.