‘Il problema sono i fondi economici promessi, sempre più spesso non del tutto reperibili’
Riceviamo e pubblichiamo.
L’UGL Metalmeccanici esprime
forte preoccupazione per i lavoratori che dopo la chiusura della acciaieria triestina, ancora ad oggi si è fermi alle promesse. La fiducia non è in discussione, ma l’evidenza dei fatti rischia di smentirla.
Lo dichiarano Antonio Spera, Segretario Nazionale UGL Metalmeccanici, e Daniele Francescangeli, Vicesegretario Nazionale con delega alla Siderurgia, spiegando che
con le acciaierie e le sue eccellenze siderurgiche si è deciso di riqualificare l’area industriale per il bene della città, ma a farne le spese sono i lavoratori diretti e dell’indotto in gran parte in cassa integrazione.
Spera e Francescangeli invitano
tutti i protagonisti firmatari dell’accordo del 26 giugno 2020 ad attuare pienamente gli impegni assunti per la riqualificazione industriale, per il bene dei lavoratori interessati, perché, come succede ormai quasi sempre in tutti i progetti di rilancio aziendali, il problema vero sono i fondi economici promessi, sempre più spesso non del tutto reperibili.