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Egitto: Fratelli musulmani cercano fondi per documentario su Regeni

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Fratelli musulmani


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Dopo l’accordo tra il Qatar e i Paesi del Golfo firmato ad Al-Ula anche dall’Egitto, Doha non finanzierà più i progetti editoriali della Fratellanza musulmana

I dirigenti dei Fratelli musulmani presenti in Turchia e in Gran Bretagna sarebbero alla ricerca di nuovi finanziatori per sostenere i loro canali satellitari e produrre alcuni documentari ostili all’Egitto, uno dei quali dedicato al caso di Giulio Regeni.

A riferirlo è l’emittente televisiva “al Arabiya“, secondo la quale da alcuni giorni i vertici della Fratellanza musulmana egiziana in esilio in Turchia, nonché i vertici dell’organizzazione internazionale del gruppo stabilmente residente a Londra, hanno iniziato a cercare nuovi finanziatori per i canali satellitari del gruppo, Mekameleen TV, Watan, Al-Hiwar e Al Sharq, che trasmettono dalla Turchia e sono soliti attaccare il Governo egiziano.

Stavano preparando diversi documentari ostili all’Egitto, da trasmettere nel prossimo periodo, affrontando temi che hanno provocato forti polemiche popolari, tra cui lo scandalo per la mancanza di ossigeno nell’ospedale Zefta di Al-Gharbiya e Al-Husseiniya di Al-Sharqiya, in Egitto, che ha portato alla morte di alcuni pazienti affetti da Coronavirus, nonché l’uccisione del giovane italiano Giulio Regeni.

La fonte lascia intendere che la mancanza di finanziamenti per questi progetti editoriali sia legato alla ripresa delle relazioni tra Qatar e Egitto determinata dal summit dei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo, CCG, di Al-Ula in Arabia Saudita dopo tre anni di boicottaggio nei confronti di Doha.

In base alla ricostruzione fornita dall’emittente che trasmette da Dubai, i leader della Fratellanza avrebbero tenuto incontri con Abd al-Rahman Abudiyeh, noto come Abu Amer, che è un capo della Fratellanza palestinese con nazionalità britannica, e Asaad al-Tamimi, anch’egli palestinese di nazionalità britannica. I due sarebbero ancora intenzionati a portare avanti le produzioni già avviate come quella del film ‘Soldati’ e ‘Reclutamento forzato‘, ma avrebbero bisogno di nuovi finanziatori.

Abudiyeh gestisce numerosi investimenti in Europa, in particolare nel mercato immobiliare e azionario e in società di produzione artistica per i programmi delle TV satellitari Mekameleen Tv e Al-Hiwar. I leader della Fratellanza avrebbero concordato di continuare a produrre i film che avevano iniziato a girare con i fondi del gruppo e di fermare i film per i quali non avevano ancora iniziato le riprese, come quelli che dovevano essere preparati sulla situazione dei richiedenti asilo politico in occidente e sulla crisi in Libia.

L’ultima opera prodotta dalla compagnia della Fratellanza in collaborazione con il canale satellitare Mekameleen era interpretata da due artisti egiziani in esilio in Turchia, Hisham Abdel Hamid e Muhammad Shoman, e diretta da Obada al-Baghdadi, si occupa della vita nelle carceri egiziane.

Amr Abdel Moneim, ricercatore specializzato nei gruppi dell’Islam politico, ha rivelato ad “al Arabiya” che uno dei canali satellitari che trasmette dalla Turchia si fermerà completamente nei prossimi mesi perché non riceve più sovvenzioni e tutti i suoi dipendenti saranno trasferiti al canale satellite “Al-Hiwar”, che è supervisionato dal leader palestinese Asaad Al-Tamimi, mentre un altro sarà trasferito dalla Turchia alla Gran Bretagna a causa della mancanza di fondi dopo aver ricevuto un sostegno economico da parte dell’Iran tramite i mediatori di Hezbollah libanese.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.