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Libano: attacco hacker alla banca di Hezbollah

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Gli hacker di Spiderz hanno colpito l’associazione al-Qard al-Hassan in Libano

Gli hacker del gruppo Spiderz sono penetrati negli account dell’organizzazione Al-Qard al-Hassan (Il prestito buono) affiliata ad Hezbollah libanese, cosa che è stata una sorpresa per il partito filo-iraniano, soprattutto perché l’attacco è avvenuto pochi giorni dopo un’intervista televisiva del suo leader, Hassan Nasrallah, in cui ha confermato di essere pronto a ogni tipo di pirateria informatica.

La pubblicazione da parte dei pirati informatici di elenchi con i nomi delle banche che cooperano con l’associazione, che è considerata la banca di Hezbollah in Libano e una delle principali fonti di finanziamento e riciclaggio di denaro, inclusa nelle liste delle sanzioni statunitensi, ha smentito, di fatto, quanto affermato da Nasrallah, che ha dichiarato, più di una volta, che i fondi del suo partito sono nelle banche libanesi.

Il leader sciita, in uno dei suoi interventi, ha detto:

Non abbiamo progetti commerciali o istituzioni di investimento che operano attraverso le banche nel Paese.

Questa operazione di pirateria ha confermato ciò che molti libanesi sostenevano invece, ovvero che questa organizzazione, Al-Qard al-Hassan, affiliata al partito sciita, pur operando secondo la legge delle associazioni nel paese, svolge di fatto un lavoro affidato alle banche, che le imporrebbe di ottenere una licenza dalla Banca centrale del Libano e di essere soggetta alle leggi relative al pagamento delle tasse e anti-riciclaggio di denaro.

Questa associazione ha quindi alimentato l’economia sommersa di Hezbollah in Libano. In questo contesto, una fonte bancaria libanese di alto livello ha dichiarato ad Al-Arabiya.net in un precedente rapporto che l’associazione non è nell’elenco delle banche autorizzate dalla Banca Centrale, aggiungendo:

Non sappiamo come si finanzi.

Nell’aprile 2016, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha incluso Al-Qard al-Hassan nella lista degli enti sotto sanzioni, basata sulla legislazione del 2015, ma la sua attività non si è interrotta.

Al-Qard al-Hassan svolge un’importante attività bancaria – erogazione di prestiti di piccola entità e di breve termine – in cambio di una garanzia dei sottoscrittori, che depositano mensilmente denaro nell’associazione, in quanto gli iscritti hanno diritto ad ottenere un prestito se depositano non meno di 10mila lire mensili, circa 6.5 dollari, in un progetto chiamato abbonamento mensile. Accetta anche donazioni da persone facoltose che donano denaro all’associazione, il che le consente di concedere prestiti.

Il modo più comune di operare è rappresentato da un prestito in cambio di garanzie in oro, per cui il richiedente pone una “garanzia” che è una quantità di oro con la società in cambio di un prestito, e l’associazione la mantiene fino a quando non viene rimborsato.

In questo caso l’associazione richiede che venga rimborsato entro un periodo di tempo non superiore a 30 mesi e che l’oro venga utilizzato come garanzia. La sua attività è limitata ai sostenitori di Hezbollah e ai membri della comunità sciita.

Le sue 31 filiali sono distribuite in aree a maggioranza sciita, come i sobborghi meridionali di Beirut, la roccaforte di Hezbollah, il Libano meridionale e la Bekaa.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.