Dall’isola di Arturo e dalle altre isole italiane un messaggio condiviso a supporto della candidatura per il 2022: un messaggio di leggerezza e inclusione
Riceviamo e pubblichiamo.
Da Favignana a Lampedusa, da Ischia a Ventotene, passando per le coste della Grecia e, naturalmente, per Procida: ha preso forma tra le mani di bimbi entusiasti la flotta di barchette di carta che, stamattina, ha sostenuto – con lo slogan ‘La cultura non isola’ – la candidatura di Procida come Capitale italiana della cultura nel 2022.
Gli origami in carta riciclata sono stati realizzati dagli studenti dell’isola e di altre realtà gemelle, che accompagnano Procida nella rincorsa al suo obiettivo, che potrebbe materializzarsi a metà gennaio, quando il MiBACT sceglierà tra le dieci città finaliste.
Anche l’associazione Oceanus, già protagonista della campagna ‘No more plastic bags’ che trasformerà Procida nella prima isola italiana senza buste di plastica, ha lanciato un contest sui proprio social a supporto dell’iniziativa.
Le barchette, perfettamente biodegradabili, hanno veicolato un forte significato simbolico e sono state impreziosite da scritte, riflessioni e disegni, facendosi ambasciatrici di alcune delle parole chiave attorno a cui ruota il progetto, dalla sostenibilità ambientale all’accoglienza del diverso, passando naturalmente per la millenaria cultura marinara dell’isola.
Si è trattato di un gesto a testimonianza dei legami che uniscono Procida con tutte le isole d’Italia e d’Europa, cerchi magici che racchiudono e proteggono, luoghi sicuri e completi in se stessi.
Spiega Agostino Riitano, Direttore della candidatura:
Le piccole barche di carta varate in questa bellissima mattinata sintetizzano con leggerezza il nostro progetto che si inscrive in una strategia di ampio orizzonte che guarda da una piccola comunità al mondo, all’Europa al Mezzogiorno ed è volto ad avviare una prestigiosa opportunità di partenariato istituzionale pubblico – privato, creando sinergie per incrementare lo sviluppo socio – culturale delle nostre comunità e dando vita ad un evento corale che intende mettere insieme le diverse anime dell’isola, l’isola e le altre tantissime isole italiane, l’isola e la terraferma.
L’iniziativa ha fatto seguito a ‘Il canto delle sirene’, il singolare concerto a cielo aperto con il quale lo scorso 16 dicembre le navi e gli aliscafi del golfo di Napoli avevano ‘salutato’ il percorso di Procida, avviato nel mese di gennaio 2020 con il coinvolgimento diretto della popolazione e la condivisione, attraverso l’ANCIM, delle piccole isole d’Italia.
Sottolinea il sindaco Dino Ambrosino:
È la prima volta che un’isola si candida a Capitale italiana della cultura e Procida è orgogliosa di concorrere con il suo straordinario bagaglio di esperienze, riti, tradizioni e bellezze, ma soprattutto con un programma articolato, messo a punto in questi mesi grazie al contributo di tutti in una straordinaria esperienza di progettazione partecipata.
Del comitato promotore di Procida Capitale della Cultura per l’anno 2022 fanno parte, tra gli altri, la Regione Campania, la Città Metropolitana di Napoli e le università di Napoli e diverse realtà imprenditoriali del territorio.