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Arabia Saudita: condanne per attacco terroristico Houthi a porto Gedda

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petroliera Safer


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Un ordigno ha colpito una nave cisterna nel porto della città del Mar Rosso

Si susseguono in queste ore le dichiarazioni internazionali e arabe di condanna agli attacchi lanciati dalla milizia Houthi dello Yemen contro le installazioni petrolifere saudite e di una nave cisterna al largo di Gedda avvenuta ieri, 14 dicembre.

Le Nazioni Unite, la Lega araba, il Consiglio di cooperazione del Golfo, l’Egitto, il Kuwait e il Bahrein hanno deplorato gli attacchi terroristici Houthi alla petroliera saudita nel porto del Mar Rosso avvenuto ieri.

Il Segretario generale del Consiglio di cooperazione del Golfo ha tuonato contro l’attacco degli Houthi alla nave cisterna di carburante, mentre il Ministero degli Affari Esteri egiziano ha annunciato che Il Cairo ribadisce la sua ferma posizione a sostegno dell’Arabia Saudita, in quanto adotta misure per difendere il proprio territorio e la sovranità.

L’Egitto ha sottolineato la sua totale presa di distanze da tali azioni e il rifiuto di qualsiasi atto di “sabotaggio terroristico” contro le acque regionali e le installazioni vitali in Arabia Saudita, in quanto rappresentano una minaccia alla sicurezza e stabilità del Regno e alla sicurezza e libertà di navigazione e commercio internazionale.

A sua volta, il Presidente del Parlamento arabo ha condannato l’attacco terroristico a una nave da trasporto di carburante al largo di Gedda:

Mirare alle installazioni petrolifere costituisce una minaccia per le forniture energetiche globali.

Ha invitato la comunità internazionale a far fronte agli attacchi delle milizie Houthi. Una fonte ufficiale del Ministero dell’Energia saudita ha confermato che una nave ancorata nella zona designata per lo scarico del carburante a Gedda, è stata esposta nei primi minuti di lunedì mattina, ad un attacco di una barca esplosiva, che ha provocato un piccolo incendio.

I membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno subito disapprovato gli attacchi lanciati dalla milizia Houthi contro gli impianti petroliferi sauditi a Gedda. Il Consiglio, inoltre, ha affermato l’impegno a favore di un processo politico inclusivo guidato dallo Yemen, in conformità con le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite.

A seguito dell’incidente, il portavoce delle forze della Coalizione a sostegno della legittimità in Yemen, il Generale di brigata Turki Al-Maliki, ha confermato, con riferimento alla dichiarazione rilasciata dal Ministero dell’Energia, l’incendio in un serbatoio di carburante alla stazione di distribuzione di prodotti petroliferi a Gedda con il coinvolgimento della milizia terrorista Houthi sostenuta dall’Iran.

Per l’ufficiale, questo vile attacco terroristico non prende di mira le capacità nazionali del Regno, quanto il centro nevralgico dell’economia globale, i suoi rifornimenti e la sicurezza energetica globale.

Al-Maliki ha spiegato che quest’atto è un’estensione delle offensive contro gli impianti petroliferi di Abqaiq e Khurais, che sono stati condotte dalla milizia Houthi, e dimostrano il coinvolgimento del regime iraniano, avendo usato appunto armi iraniane come missili da crociera e droni esplosivi.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.