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Report studio epidemiologico Covid-19 Napoli al 15 novembre 2020

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Report studio epidemiologico Covid-19 Napoli al 15 novembre 2020


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Commento alla luce degli ultimi dati epidemiologici

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Prosegue il lavoro di analisi del Covid in città da parte del gruppo di studio dell’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ e del Comune di Napoli.
Sul sito istituzionale del Comune di Napoli è stato pubblicato l’aggiornamento dell’andamento epidemiologico dal 1° agosto al 15 novembre 2020, con una serie di grafici.

Il lavoro è stato coordinato dal prof. Giuseppe Signoriello, Unità di Statistica Medica, Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, con la collaborazione dei dott. Simona Signoriello e Vittorio Simeon e da Francesca Menna, Assessore alla salute, alle pari opportunità e libertà civili.

Ecco il link al sito e l’analisi del gruppo di studio, in allegato i grafici.
https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/41623

Nel periodo dal 1° agosto al 15 Novembre si continua ad osservare un forte incremento dei casi di Covid-19 nella città di Napoli con un incremento cumulativo pari a circa 22.268 casi, Figura 1.

L’incremento giornaliero dei casi ha seguito un andamento di tipo esponenziale da agosto fino alla settimana dal 2 al 8 novembre, con un massimo di casi notificati in un giorno superiori a 1000 il giorno 6 novembre.

Nell’ultima settimana dal 9 al 15 novembre si osserva una leggera flessione dell’incremento, che rimane comunque elevato, Figura 2. Nella settimana dal 9 al 15 Novembre l’incremento dei casi è stato di circa 4000 unità, con un incremento rispetto alla settimana precedente del 22%.

L’incremento dei casi si riflette su un notevole aumento dei ricoveri e soprattutto negli ultimi giorni della mortalità, Figura 3.

Nel confronto tra l’incidenza di Covid-19 tra il comune di Napoli e la Campania si evidenzia una incidenza sempre maggiore nel periodo considerato nella città di Napoli, Figura 4.

Nel corso della seconda ondata si è anche osservato un progressivo aumento dell’età media dei contagiati pari a circa 32 anni nel mese di agosto, in gran parte giovani contagiati durante le vacanze, mentre nel mese di settembre e ottobre l’età media è salita a circa 41 anni a causa probabilmente dei contagi avvenuti a livello familiare.

Nel mese di ottobre è possibile evidenziare un aumento dei contagi nella classe di età 6 – 18 anni a causa probabilmente dell’inizio delle attività scolastiche, Figura 5.

Nel mese di novembre, Figura 5, si osserva un progressivo aumento dell’età media a circa 45 anni e in particolare risulta aumentata notevolmente la percentuale di soggetti nelle due ultime classi di età, 61 – 75 anni e 75+.

Nella Figura 6 è mostrata l’incidenza settimanale per classi d’età a partire dal 1° agosto. Nelle ultime due settimane è possibile evidenziare un aumento considerevole del contagio nelle classi di età più avanzate.

In particolare, rispetto alla fine di ottobre le classi 61 – 75 e maggiore di 75 anni hanno una incidenza raddoppiata, questo rappresenta un segnale da valutare attentamente a causa del maggiore rischio in questa classe di manifestazioni cliniche dell’infezione e quindi del carico del servizio sanitario, Figura 6.

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