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Napoli, resta aperto il parco della villa Floridiana

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Villa Floridiana a Napoli


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Adesso bisogna restituire le aree interdette ai visitatori

Riceviamo e pubblichiamo.

Dopo che domenica scorsa era stato riaperto l’accesso al parco della villa Floridiana, nel quartiere Vomero, con il solo accesso consentito da via Cimarosa, stamani finalmente è stato riaperto anche l’altro ingresso al parco, quello su via Aniello Falcone.

A confermare la buona notizia è Gennaro Capodanno, Presidente del Comitato Valori collinari, che venerdì scorso si era fatto portavoce della dura protesta dei tanti frequentatori del parco, chiuso a seguito dell’entrata in vigore del DPCM 3 novembre 2020.

Osserva Capodanno:

Avevo ritenuto assurdo oltre che discutibile l’applicazione della norma, contenuta nel decreto richiamato, anche a parchi e giardini.

Peraltro non solo i parchi comunali ma anche il parco e il Real Bosco di Capodimonte erano rimasti aperti, chiudendo unicamente il museo di Capodimonte nel periodo dal 6 novembre al 3 dicembre 2020, così come all’interno della villa Floridiana resta chiuso il museo Duca di Martina, chiusura peraltro che risale a diversi mesi addietro.

Mi auguro che, per il futuro, si possano risolvere definitivamente i problemi legati al personale da adibire a entrambi i cancelli d’ingresso, consentendone l’apertura, ogni giorno, per l’intero periodo della giornata previsto dall’orario invernale.

Da sottolineare che il parco della villa Floridiana rappresenta l’unico polmone di verde pubblico a disposizione dei circa 50mila residenti del Vomero, frequentato da tante persone anziane ma anche da famiglie con bambini di tutte le fasce d’età, bambini peraltro che in questo periodo sono privati della possibilità di frequentare le scuole, dal momento che a Napoli sono ancora chiuse.

Svolge dunque una rilevante funzione sociale per l’intero quartiere che va tenuta in considerazione ai fini di consentire e mantenere l’apertura al pubblico, pur nel rispetto delle prescrizioni e dei divieti indicati sia nei provvedimenti governativi sia nelle ordinanze della Regione Campania.

Con l’occasione chiediamo agli uffici competenti del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo di fare chiarezza e di pubblicizzare il cronoprogramma relativo ai lavori da realizzare per la restituire alla fruizione dei visitatori delle tante aree ancora transennate all’interno dell’antico parco borbonico vomerese, a seguito dei pericoli manifestatici per la caduta di alcuni alberi.

Lavori da eseguire con gli appositi fondi stanziati dal Ministero, il cui primo annuncio risale a marzo dell’anno scorso, dunque a venti mesi addietro.