Il primo cittadino sollecita incontro urgente sugli interventi urgenti per la Città e per l’area Metropolitana di Napoli
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.
Una lunga nota è partita stamani, 6 novembre, a firma del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
Nella nota il Sindaco esprime innanzitutto la
viva preoccupazione per la situazione della sanità pubblica nella Regione Campania
ed afferma che
si è perso completamente il controllo dei vari settori che compongono la struttura della difesa della salute dei cittadini.
Dalla medicina territoriale di distretto, ai tamponi, dal tracciamento dei contagi, ai posti letto, ai reparti USCA, alla enorme difficoltà di curare altre patologie di persone non affette da coronavirus, perché è stato disposto il blocco dei ricoveri.
Scrive de Magistris:
Ho apprezzato il Suo recente Decreto che considero condivisibile ed equilibrato, ma al quale devono seguire misure assolutamente necessarie rivolte al territorio della nostra Città e di quello Metropolitano di cui sono, per entrambi, il Sindaco. Ne elenco alcune che rivestono una importanza ed un’urgenza improrogabile.
La prima riguarda il trasferimento, immediato, di una liquidità significativa e forte, con ordinanza di Protezione Civile per sostenere tutte le povertà che, rispetto alla precedente “chiusura” sono notevolmente aumentate, soprattutto, nella nostra Città.
Napoli ha un’economia particolare, anche circolare, fatta di sommerso, di lavoro ad ore, di una serie di attività che sfuggono alle statistiche ordinarie in tema di lavoro e di produzione.
In tal senso, la proroga della cassa integrazione, il blocco dei licenziamenti – misure che condivido – non arrivano, e non incidono, però, nel tessuto di un’economia che è caratterizzata da altri fattori. Strettamente connessa è la seconda richiesta: un piano straordinario per il lavoro che possa consentire, anche al nostro Comune, di operare assunzioni per garantire il corretto funzionamento della macchina amministrativa, in un momento così delicato. Assunzioni in deroga, in particolare, come lo scorrimento, ad esempio, delle graduatorie del concorso della Polizia Locale o all’immissione di profili professionali nel settore della Protezione Civile.
Ciò, purtroppo, ha degli ostacoli e, come Lei ben sa, non è consentito, data la situazione di predissesto nella quale è considerato il Comune di Napoli.
La lettera del primo cittadino così prosegue:
eppure – con le nostre risorse scarse e con le limitazioni imposte – è stato messo in campo tutto ciò che era e che è nelle nostre possibilità, con interventi mirati sulla situazione economica e sociale.
Interventi che hanno riguardato, per esempio, l’esenzione di tasse ed imposte comunali, la sospensione dei fitti dei beni comunali e metropolitani ed altre significative azioni a difesa di categorie in sofferenza.
Azioni che devono proseguire per dare concreti segnali di vicinanza ai nostri cittadini, ma che occorre che siano urgentemente ristorate dallo Stato per non gravare sulla già precaria situazione economica e di bilancio del Comune di Napoli.
Così come vanno ristorati i maggiori oneri a carico di cantieri ed imprese, che hanno dovuto sostenere notevoli costi per adeguarsi alle disposizioni contenute nei protocolli di sicurezza.
Continua il Sindaco:
I servizi offerti hanno anche riguardato la disponibilità di ospitare persone positive al Covid-19, ma asintomatiche o con lievi sintomi o guarite, in strutture che rientrano nella nostra disponibilità, contribuendo, in tal senso, a liberare posti negli ospedali, ormai allo stremo.
O quelli di mettere a disposizione centri e spazi per effettuare tamponi, in modo da interrompere il triste e desolante spettacolo delle interminabili file riportate dai mezzi di informazione.
Abbiamo – con notevoli sforzi e lo rivendico con orgoglio – attivato la didattica solidale a distanza, quando invece, la Regione ha, da subito, in modo assurdo ed incomprensibile chiuso, soprattutto, le scuole primarie ed elementari, interrompendo la preziosa attività sociale, culturale e formativa.
Sono convinto, altresì, che bisogna tornare alla didattica in presenza – naturalmente osservando tutti i protocolli di sicurezza – per i laboratori scolastici ed universitari che non possono effettuarsi a distanza.
Avviandosi alla conclusione il Sindaco di Napoli sottolinea
accanto a quanto, fin qui, evidenziato, reputo, Signor Presidente, necessaria una misura che diventa, sempre più indispensabile: il reddito di emergenza per tutte le categorie prive di sostegno economico. Tutti quei lavoratori che, come accennavo in precedenza, non sono “catalogabili” ed individuabili.
Un sostegno per tutti coloro che vivono anche arrangiandosi, cercando, dignitosamente, di avere un reddito da piccoli lavori artigianali, manuali o di necessità.
Ho cercato di esporLe la situazione che riguarda il nostro territorio e la nostra comunità, consapevole che le difficoltà, in questo periodo storico, riguardano ed attraversano l’intero nostro Paese. Ma Napoli possiede connotazioni particolari che vanno affrontate in modo deciso e capillare.
La nota poi termina
per tali motivi, Le chiedo, nel clima di massima collaborazione istituzionale, un incontro, con cortese urgenza, per proseguire nel dialogo costruttivo, affrontando interventi assolutamente urgenti per la Città e per l’area Metropolitana di Napoli. La ringrazio per l’attenzione e confido in un Suo favorevole riscontro.