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Canone inverso

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Antonio Masullo e Letizia Maria Grazia Masullo - Canone inverso


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Ogni giorno perdi qualcosa di te mentre cerchi di ricordare chi sei; in ogni momento hai la possibilità di ritrovare quel pezzetto smarrito del tuo essere; quando accade, riscopri una nuova immagine di te.

Ho sbagliato; ho scherzato con la sorte; ho giurato a una menzogna; ho creduto a ciò che non ero, a ciò che non sono e così, alla fine, sono caduto!

La mia caduta non è stata precipitosa, tutt’altro: lenta e confortevole; quasi come una dolce morte di chi non ero e non sarò mai più.

All’improvviso tutto intorno a me è cambiato; l’oscurità mi è calata addosso come il sipario di un teatro al termine dell’ultimo atto. Ho ascoltato fino all’ultimo applauso del mio ego sconsiderato e tanto inutile quanto una bugia infantile.

Eppure ero lì; restavo lì a terra con la faccia nel fango che mi ero procurato, facendo finta di credere a un fuoco che non era altro che fumo; fumo che ha partorito caligine su caligine, adombrando i miei sensi e acuendo la sofferenza del mio dolore.

Soltanto adesso riconosco la consistenza di quel rischio di distruggere per mia stessa mano e scelta, l’essenza della purezza di un fiore mai colto; sbocciato sulla terra fertile dei sogni, dei desideri, della genuina e autentica umanità.

E così decidi di rinchiuderti fra le ombre oscure del tuo dolore, non desiderando altro che di essere invisibile ai tuoi stessi occhi, che tanto hanno visto e adorato, nel bene e nel male, di quella originaria e antica dualità, figlia instancabile del Tempo e dell’Evoluzione.

Quando il freddo di una caduta raggiunge le stanze del cuore, ogni tepore, ogni calore di battito umano perde consistenza e vigore, lasciando spazio alla desolazione di un paesaggio fatto di ghiaccio e tempesta; freddo e furiosa neve.

Il Nulla di te avanza verso la parte più pura del tuo essere, quasi cercando di devastarlo senza riserve. Le forze a poco a poco lasciano la speranza di risorgere dai frammenti di te, sparsi tutti intorno al tuo cuore.

Resta poco di quel destino che credevi di avere e di cui hai issato vessilli di idolatria; non resti più tu, perché non ci sei già più; perso e smarrito a causa di quella fatale caduta.

Avverti così l’esigenza di ricordare; di rivedere immagini sbiadite di un diario che hai risposto nel cassetto tanto, troppo tempo fa.

Rispolveri voci e profumi che avevi soltanto celato, ma non persi; assapori immagini che non pensavi più di possedere: lo scrigno della Memoria si riapre e tutto riacquista il suo proprio e reale colore originario.

Non esiste Spirito senza una missione; non esiste uomo al mondo che non abbia l’onere e l’onore di compierla. E così, fra ciò che è stato e non, comprendi di cercare in quel preciso istante, soltanto due braccia che si cingono intorno a te, in unico immenso abbraccio di puro Amore.

Gli occhi che alcuni istanti prima ti avevano ingannato, fra corse di desideri e inutili e vane sensazioni, adesso si rispecchiano in perle di Dio donate dagli angeli a te, proprio a te per mezzo di un Amore che non si brucia, che non si appassisce, che non termina, mai…

Ecco allora che le braccia si fondono; il cuore si ravviva in un’esplosione di Amore rinnovato che ti restituisce alla Vita e al senso di sé; ecco che il Destino riprende il suo cammino verso la missione per la quale era stato forgiato dal Fuoco dello Spirito Originario.

Attraversi con quelle braccia che ti cingono il cuore, nuove dimensioni reali e irreali del tempo; riponi il diario nel cassetto che avevi riscoperto, promettendoti di non dimenticartene, non più e poi torni ad andare oltre.

Perché la Vita, consapevole del dolore e della sofferenza, è più forte di qualsiasi avversità del Fato e del Destino; perché gli occhi di un bambino sono la Speranza che si rinnova nel tuo cuore afflitto e le sue braccia sono il cerchio di fuoco che ti protegge dal Male più profondo, quello che puoi fare a te stesso se rinunci ad amarti.

Il vero miracolo non sta nell’aiuto del genitore al figlio, ma è nel contrario; un canone inverso in cui l’infanzia restituisce amore e dignità all’età adulta.

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Autore Antonio Masullo

Antonio Masullo, giornalista pubblicista, avvocato penalista ed esperto in telecomunicazioni, vive e lavora a Napoli. Autore di quattro romanzi, "Solo di passaggio", "Namastè", "Il diario di Alma" e "Shoah - La cintura del Male".