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Napoli, approvate due delibere per nuova disciplina IMU e TARI

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Palazzo San Giacomo a Napoli


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Riduzioni della parte variabile della tariffa per utenze non domestiche sottoposte a periodi di chiusura a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Nella seduta odierna, 22 settembre, la Giunta de Magistris ha approvato due importanti delibere di proposta al Consiglio relative alla nuova Imposta Municipale Propria, IMU, ed alle tariffe per l’anno 2020.
Il nuovo Regolamento IMU integra la disciplina normativa prevista dal legislatore nazionale per la gestione del tributo, con le regole per la gestione dello stesso. In particolare, con la legge finanziaria per il 2020 è stata abolita la TASI, riportando quanto ad essa afferisce alla disciplina dell’IMU.

Ecco le principali scelte effettuate nel nuovo regolamento, al fine di semplificare le operazioni dei contribuenti:

– l’abolizione dell’obbligo di prestare una fideiussione bancaria in caso di richiesta di dilazione degli avvisi di accertamento ricevuti per gli importi superiori a €10.000,00;

– l’introduzione della possibilità, in caso di eccedenze di pagamenti dell’imposta, di scegliere tra la richiesta di rimborso e la compensazione con i pagamenti da effettuare;

– l’abolizione del precedente limite di importo di €50.000,00 per procedere alla compensazione delle somme versate in eccedenza, che ora è sempre possibile;

– restano confermate le riduzioni per le locazioni a canone concordato, mentre viene consentita la possibilità di ravvedimento finché non intervengano azioni dell’Amministrazione che constatino il mancato versamento.

Le tariffe IMU per l’anno 2020, restano confermate al livello degli anni passati, tenendo conto che con l’abolizione della TASI, l’aliquota IMU è la somma dei due precedenti tributi.

È stata approvata, inoltre, dalla Giunta comunale, la deliberazione relativa al nuovo regolamento Tari che dovrà essere sottoposto al Consiglio.

Il regolamento recepisce le nuove norme contenute nel Decreto crescita e nella Legge 160/2019, in particolare, è stata prevista la riscossione potenziata della Tari, per cui l’avviso di accertamento diventa anche atto esecutivo. Ciò comporterà una riduzione dei tempi della riscossione oltre ad una riduzione dei contenziosi potendo il contribuente impugnare un unico atto invece di due, avviso di accertamento e cartella esattoriale.

Sono state previste, inoltre, nuove modalità di dilazione degli avvisi di accertamento esecutivi più vantaggiosi per i contribuenti. La dilazione massima fino ad oggi era in dodici rate mensili, adesso potrà, a seconda degli importi, arrivare fino a trentasei rate mensili.

Come per l’IMU, la nuova disciplina consente ai contribuenti di procedere al ravvedimento operoso fino a quando non sono raggiunti da avvisi di accertamento e potranno versare tardivamente l’imposta dovuta con sanzioni ridotte al 4,29% ed al 5% anziché al 10%.

Inoltre, gli studi professionali potranno migrare dalla categoria “uffici, agenzie e studi professionali” alla nuova categoria tariffaria, più vantaggiosa, “banche, istituiti di credito e studi professionali”.

È stato, infine, previsto il riconoscimento delle riduzioni della parte variabile della tariffa per le utenze non domestiche sottoposte a periodi di chiusura a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19.