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‘Senso Viviani’, nuovi appuntamenti

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Viviani è Filiberto Esposito in 'Tuledo 'e notte' 1918 @Archivio Storico Famiglia Viviani


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In programma dal 5 al 9 settembre all’Ipogeo del Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco di Napoli un melologo, un reading solo e un concerto

Riceviamo e pubblichiamo.

Sono tre gli appuntamenti di settembre con ‘Senso Viviani’ la rassegna di poesia e musica dedicata a Raffaele Viviani ideata e coordinata da Gianni Valentino e promossa dalla Scabec, per celebrare il patrimonio inesplorato, vergine, di un artista di palco e strada, a 70 anni dalla sua scomparsa (1950 a Napoli).
E lo si fa, nell’Ipogeo del Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, conosciuto anche come Ipogeo delle Anime Pezzentelle, una viscera nel ventre della Napoli che fu, dove sabato 5 e domenica 6 settembre prenderanno corpo i primi due spettacoli settembrini della rassegna: sabato 5 alle ore 16:00 Gianni Valentino, poeta e compositore, porterà sul palco un melologo per far rivivere le liriche di Viviani accompagnato dalla chitarra di Alfredo Cesarano, poliedrico artista vesuviano.

Domenica 6 settembre alle ore 12:30, invece, Valentino si esibirà in un reading per voce solista, dove mescolerà i ritratti originali e la prosa del genio vivianeo. Fra gli altri titoli scelti, alcune pagine dal diario di Viviani, l’infanzia e il rapporto con Vincenzo Gemito, e le poesie: da Primitivamente a Guaglione, da ‘O malamente a Carcerato e Faciteme magnà e molte altre.

Terzo appuntamento, mercoledì 9 settembre ore 12.30, con un altro tassello del progetto, i concerti con intermezzi recitati: protagonisti lo chansonnier italiano, di adozione parigina, Mauro Gioia al canto e alla voce recitante e l’arpista Gianluca Rovinello.

Lo spettacolo metterà in scena l’uomo Viviani che negli ultimi decenni della sua vita, insieme all’amico Paolo Ricci, e al drammaturgo Carlo Bernari, ‘Le Quattro Giornate di Napoli’, fu protagonista di uno spaccato letterario tutto napoletano, definito da Enrico Bernard, figlio di Bernari, Protoneorealismo.

Racconta Gioia:

La musica e i versi di Raffaele Viviani incontrano i ricordi in prosa di Paolo Ricci e Carlo Bernari, napoletani, figure di grande levatura artistica e letteraria.

Il risultato è una suite onirica nella quale le loro testimonianze e la corrispondenza intrattenuta tra Paolo Ricci e Viviani si alternano a una selezione di canzoni scritte fra il 1910 e il 1940, arrangiate in questa occasione per arpa e voce.

Un concerto che cerca di attraversare i mille volti del maestro: dalle barcarole alle tarantelle, dalle arie nostalgiche alla mazurka.

Spiega Rovinello:

È stata una bellissima occasione per inoltrarmi ulteriormente nell’infinita produzione di Raffaele Viviani, che raramente è stata eseguita all’arpa.

Tra i brani scelti in scaletta ‘Aria Marina’, ‘Che Catena!’, ‘Quanno Jarraie a spusà’, ‘Canzone ‘e sotto ‘o Carcere’ e tanti altri.

Fino all’11 ottobre, nello stesso mistico luogo, è allestita e visitabile la mostra omonima ‘Senso Viviani’ con l’istallazione fotografica a cura del fotografo Luciano Ferrara e dell’associazione Noos: decine di ritratti, primi piani, documenti scenici, avventure teatrali – cinematografiche – musicali del talento vesuviano.

Un’antologia di oltre 40 immagini che riassume i cosiddetti tipi, che il drammaturgo ha incarnato fisicamente in palcoscenico. In esposizione anche negativi preziosi e le carte di baule custoditi per lunghi anni e che ora trovano luce nuova.

Tutto il materiale fotografico è tratto dall’Archivio storico famiglia Viviani – Archivio fotografico Ferrara.

La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì e domenica, ore 10:00 – 14:00, e il sabato, ore 10:00 – 17:00.

Il biglietto d’ingresso è di €6,00 e permette di accedere al Complesso museale, chiesa + Ipogeo, visitare la mostra e partecipare agli spettacoli di ‘Senso Viviani’.

Protoneorealismo

Scatto della mostra dall’Archivio storico famiglia Viviani