Il Cinema in Campania senza finanziamenti dal 2008
L’edizione appena conclusa del Festival di Cannes, la mostra cinematografica più prestigiosa al mondo, aveva come immagine simbolo sul suo manifesto ufficiale, il fotogramma di un film di Jean-Luc Godard, ‘Le Mépris’, Il disprezzo, 1963; pellicola che fu girata a Villa Malaparte, a Capri: un’eccellenza campana, un’eccellenza italiana.
A dir poco paradossale che la Regione Campania non eroghi finanziamenti al Cinema e all’audiovisivo dal 2008, mentre la Regione Lazio, per esempio, solo nel 2016 ha deciso d’investire 23 milioni di euro. Infatti, è dimostrato che investire in campo audiovisivo genera una ricaduta economica del 1000% (MILLE per cento!).
L’unico giurato Italiano del Festival di Cannes 2016 era l’attrice campana Valeria Golino… ma la Film Commission della Regione Campania è stata l’unica che non ha potuto partecipare alla kermesse in Costa Azzurra, perché in gravi difficoltà economiche e ridotta ad un organico minimo. Eppure, in 10 anni di attività, ha assistito più di 600 produzioni audiovisive (solo ora sono oltre 10 le produzioni attive sul territorio regionale), sia mainstream che d’autore, ma soprattutto emergenti.
CLERCC – un comitato nato per chiedere una Legge per il Cinema nella Regione Campania
La Campania è tra le poche regioni a non essersi mai dotata di una Legge per il Cinema; quindi, i governi che si avvicendano alla guida di questa Regione, non avendo regole e criteri certi, disattendono le aspettative dell’intero settore audiovisivo. Così, per esempio, 6 milioni di euro stanziati nel 2013 per la produzione, in gran parte risorse Europee, non essendo mai stati messi a bando, sono andati totalmente persi.
Da qualche mese, oltre 300 professionisti ed operatori del settore audiovisivo campano si sono riuniti dando vita al CLERCC (Comitato per una Legge Regionale sul Cinema in Campania): il Comitato nasce con l’obiettivo di segnalare questo stato di emergenza e sollecitare la Regione a riconoscere lo strategico valore culturale, sociale ed economico dell’audiovisivo, e a promulgare finalmente una legge che disciplini gli interventi per il settore con regole e procedimenti chiari ed efficaci.
L’importanza di Napoli e la Campania per il Cinema nazionale e internazionale del passato e del presente
La cultura audiovisiva campana ha un solido passato. Fin dagli esordi del cinematografo, Napoli ne fu la prima capitale Italiana, non solo con la prima sala, ma anche con illustri pionieri: Gustavo Lombardo (il primo distributore), Elvira Notari (la prima regista donna), Mario Recanati (con la prima scuola di Cinema), Lux (la prima rivista di Cinema), e molto di più. La cultura audiovisiva campana ha un florido presente: l’ultimo autore Italiano a vincere un Premio Oscar è campano (Paolo Sorrentino), la serie TV più diffusa all’estero è ambientata e girata proprio a Napoli e provincia (Gomorra – la serie). La cultura audiovisiva campana andrebbe tutelata e alimentata per avere diritto ad un futuro.
Sono in questa Regione luoghi emblematici e ineguagliabili come il Vesuvio, la Reggia di Caserta, Napoli, gli scavi di Pompei, le costiere amalfitana e sorrentina, Capri, Ischia e Procida… (l’elenco sarebbe infinito), che hanno catalizzato l’attenzione di pubblico e autori cinematografici internazionali da sempre. I lavoratori di tutti i settori dell’audiovisivo che operano in Campania sono non solo quelli locali, ma anche quelli di produzioni Italiane ed internazionali.
Il Cinema come investimento per la diffusione della cultura
Fare Cinema significa, da sempre, investire sulla diffusione della cultura, dei luoghi, della memoria, dei nomi, della storia, dell’identità; delle emozioni che legano indissolubilmente ad un territorio, nella realtà della vita quotidiana, o nella proiezione dell’immaginazione, attraverso le opere di creazione. Il cinema campano di oggi e soprattutto di domani, affonda le sua radici in un’illustre tradizione, che ha avuto un ruolo fondamentale nella crescita culturale e civile del nostro Paese.
La petizione
Per spingere la politica locale a colmare con urgenza l’imperdonabile mancanza di una Legge, il CLERCC ha lanciato una petizione per coinvolgere addetti ai lavori ed opinione pubblica in questa battaglia necessaria per una regolamentazione che protegga la cultura cinematografica e audiovisiva campana. Fondamentale sottolineare che lo stato delle cose e il vuoto legislativo mettono a rischio il futuro di molti lavoratori campani e italiani, di tutti i settori cinematografici: produzione, promozione culturale e formazione.
Per leggere, firmare e diffondere la petizione clicca di seguito:
Autore Paco De Renzis
Nato tra le braccia di Partenope e cresciuto alle falde del Vesuvio, inguaribile cinefilo dalla tenera età… per "colpa" delle visioni premature de 'Il Padrino' e della 'Trilogia del Dollaro' di Sergio Leone. Indole e animo partenopeo lo rendono fiero conterraneo di Totò e Troisi come di Francesco Rosi e Paolo Sorrentino. L’unico film che ancora detiene il record per averlo fatto addormentare al cinema è 'Il Signore degli Anelli', ma Tolkien comparendogli in sogno lo ha già perdonato dicendogli che per sua fortuna lui è morto molto tempo prima di vederlo. Da quando scrive della Settima Arte ha come missione la diffusione dei film del passato e "spingere" la gente ad andare al Cinema stimolandone la curiosità attraverso i suoi articoli… ma visto i dati sconfortanti degli incassi negli ultimi anni pare il suo impegno stia avendo esattamente l’effetto contrario. Incurante della povertà dei botteghini, vagamente preoccupato per le sue tasche vuote, imperterrito continua la missione da giornalista pubblicista.