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‘Le cronache di Giada’, di Elisa Cavezzan

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'Le cronache di Giada', di Elisa Cavezzan


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Autore: Elisa Cavezzan
Titolo: Le cronache di Giada
Editore: Argento Vivo Edizioni
Collana: Fuoriclasse
Target: Per tutti
Genere: Fantasy
ISBN: 978-88-32106-11-4
Anno pubblicazione: 2019
Edizione: I
Prezzo: €15,00
Pagine: 380

Le cronache di Giada – L’altopiano dei draghi, la prima opera realizzata da una giovanissima autrice esordiente, Elisa Cavezzan, classe 1990 – edito dalla Argento Vivo Edizioni – è il primo capitolo di una ‘saga’ che sembra avere le stimmate di un viaggio artistico di fantasia e di fiducia, di concordia e coraggio e, perché no, di femminilità.
Dalle tipiche, classiche corde del fantasy – c’è di tutto: draghi, lande da esplorare e avventurose, arcani segreti sull’Origine, prove epiche da superare, rivalità e amicizia a suon di solenni eroismi da epopea – ai messaggi semplici, limpidi di fondo.

Un lavoro fresco, energico, fantasy appunto, ma non solo: scritto con una fervida e trascinante creatività da un’autrice che non si fa mancar nulla in termini di inventiva ma non disdegna la chiarezza espositiva, ‘Le cronache di Giada – L’altopiano dei draghi’ scorre lungo le pagine come l’emblematica scelta di un leitmotiv narrativo che sposa le due anime in un corpo unico il cui risultato è importante, fattivo.

La scelta di Elisa Cavezzan di attraversare i sentieri del fantasy senza le ridondanze caratteristiche e talvolta eccessive del genere, viene ricompensata dai fatti: ne esce un racconto fluido, uno stile narrativo asciutto, comprensibile e scevro da ampollosità.

Buona la prima, dunque, se così si può dire per il primo lavoro letterario di una debuttante. Di cosa parla Elisa Cavezzan nel suo ‘Le cronache di Giada – L’altopiano dei draghi’?

Giada è un’umana, ma in verità, non lo sa. Lei, la protagonista in assoluto di un fantasy corale, ha vissuto una vita piacevole e amorevole in compagnia della sua ‘famiglia’ nell’Altopiano dei draghi, per appunto: e questo ritiene di essere, un drago. È, anzi, una componente amata e centrale della famiglia dei draghi sputafuoco, ma c’è qualcosa di diverso, qualcosa che ormai è prossimo a venir fuori.

Giada, infatti, ha quasi sedici anni e se il suo massimo auspicio fino ad allora era sempre e solo stato quello di superare le prove di formazione per assurgere ai ruoli di prestigio all’interno dello scacchiere delle famiglie dei villaggi dei draghi, sta per scoprire cosa sia, dopotutto, quella netta percezione di diversità che le aleggia intorno.

Come evidente, il suo aspetto è diverso da quello dei grandi abitanti dell’Altopiano, i suoi fratelli Draghi: anche se lei questo lo ha sempre saputo, non è mai stato un limite nel suo inserimento nel gruppo, nel suo sentirsi lì, solo lì, a casa.

Eppure tutto è destinato a cambiare: Shaila, il Guardiano dei draghi, entra in scena con tutta la ruvidità della verità: le racconterà chi è, a chi appartiene e qual è il suo destino. Giada verrà a sapere che il mondo è molto più vasto di quel che sembra e che i draghi non sono che appena uno dei cinque popoli che occupano la terra.

Lei, invece, appartiene a un’altra razza, e non solo: lei è il frutto di una creazione dell’altissimo, voluta per ristabilire l’ordine delle cose, e per riportare alla luce la dinastia a cui appartiene, quella degli esseri umani per appunto.

Cosa farà Giada, come la prenderà?

Il suo destino, che condurrà la ragazza che credeva d’essere un drago a prendersi l’onere di compiti e scelte dure, passerà dal capire quanto conti davvero la sua missione.

Deciderà di accettare, rinunciando all’amore della famiglia dell’Altopiano?

‘Le cronache di Giada’ si presenta come un misto di avventurose allegorie della vita che, partendo dal genere fantasy, spazia altrove toccando corde emotive e commistioni narrative che forniscono un quadro completo, ma non complesso, di un racconto che rappresenta appena l’iceberg di ben più corposo progetto. Come detto, infatti, questo è solo è il primo volume di una lunga saga che promette di far riflettere, con le chiavi interpretative dell’epica, sull’universalità di valori d’insieme che rendono l’intero progetto adatto ad una platea molto vasta e dunque non solo ancorata agli appassionati dei romanzi di genere o ai più giovani.

Appassionata di fantasy e manga giapponesi, Elisa Cavezzan al suo primo romanzo, con l’Altopiano dei draghi ha aperto con la Argento Vivo Edizioni un sodalizio che promette di continuare a regalare importanti intuizioni e spunti letterari proprio con il ciclo ‘Le cronache di Giada’.

Spicca, tra le pagine, la caratterizzazione di Giada, la protagonista, i cui tratti ben definiti sembrano essere, in qualche modo, una metafora dell’abnegazione di fronte all’impegno, alla sfida, al dovere. Un dogma di tradizione nipponica, che si accompagna alla fantasia di ben cinque mondi – i Draghi, i Magius, i Lupi, i Folletti, i Naturals – sul progetto del Creatore, sulla sfida epica dell’abbandono dei conforti per il ritrovamento della giustizia.

Emerge poi il concetto della diversità come parametro dell’esistenza intesa come arricchimento, del rapporto con la natura, della famiglia come cardine sociale, della fratellanza e dell’unione. Il tutto in un unicum di verve fantasiosa, tramite cui non solo spiccano dialoghi fluidi e scene “d’azione” votate alla credibilità dell’immaginazione.

Elisa Cavezzan, nel concepire i suoi vivaci mondi fantastici, ridisegna, poi, in un contesto altrove ancora troppo poco battuto, i codici narrativi classici che sono soliti non proporre la centralità di una figura femminile. In un ambito letterario come quello fantasy, albergato di solito da giovani maghi, elfi e eroi al maschile, per una volta, Giada è tutte le giovani donne a cui preme abbrancare la vita e le sue sfide, superandole tutte. Come, magari, riuscirà alla stessa autrice con le prossime avventure letterarie che si troverà a vivere in prima persona.

Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.