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Titti Nuzzolese in ‘Regine Sorelle’

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'Regine Sorelle'


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Splendida interpretazione dell’attrice partenopea

Il 15 maggio, ore 19:00, nell’ambito del Maggio dei Monumenti, presso la Chiesa di San Gennaro all’Olmo, via San Gregorio Armeno 2, Napoli, abbiamo avuto il piacere di assistere alla pièceRegine Sorelle’ scritta e diretta da Mirko Di Martino, produzione Teatro dell’Osso. Protagonista una bravissima Titti Nuzzolese, che in un divertente monologo di poco più di un’ora, incentrato sulle figure di Maria Antonietta di Francia e Maria Carolina di Borbone, dà vita ad una moltitudine di ruoli, spesso opposti, colorandoli in modo sublime.

Anche stavolta l’attrice riesce a calamitare totalmente l’attenzione del pubblico in un susseguirsi incessante di riflessioni serie, battute e dialoghi immaginari con personaggi reali e di fantasia. Sempre un piacere vederla in scena, nella sua prepotente bravura, mentre si destreggia, nell’arco della rappresentazione, tra ben diciotto diversi personaggi, passando con assoluta naturalezza e professionalità, da un accento all’altro, da una voce maschile ad una femminile, da un tono da adulto a quello di bambino, portandoci in giro tra Austria, Francia e Regno di Napoli.

Deliziosa la scelta del costume, merito di Annalisa Ciaramella, diviso in due parti distinte, come se si trattasse di due abiti diversi che collimano perfettamente, così come del trucco più forte da un lato e più delicato dall’altro, e dell’acconciatura, boccoli lunghi e morbidi da una parte, cotonati e corti dall’altra.

A seconda dell’angolazione da cui la si osserva, l’attrice incarna Maria Antonietta d’Asburgo, moglie di Luigi XVI e regina di Francia, e Maria Carolina di Borbone, sposa di Ferdinando IV e regina di Napoli.

Senz’alcuna esitazione e in modo credibile, la Nuzzolese riesce poi a rappresentare a dovere parti antitetiche: l’introverso e debole Delfino di Francia, il grossolano e sempliciotto Re Nasone, le sgradevoli zie di Francia, la favorita di Luigi XV, Madame Du Barry, l’implacabile Maria Teresa, il pedante Giuseppe d’Austria, il giovanissimo Franceschiello e tanti altri caratteri che aggiungono brio allo spettacolo.

La trama si snoda nel racconto di due figure importanti dell’Europa monarchica del XVIII secolo, ma soprattutto di due sorelle, figlie dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria e di Francesco I, legate da un rapporto molto forte e costrette, dalla ragion di Stato, a separarsi presto per andare incontro al loro destino da sovrane.

Educate fin da piccole a diventar regine, al di là dei fasti e degli onori della vita di corte, scopriranno in modo decisamente drammatico, il vero significato del loro ruolo. La francese, annoiata e tormentata dal suo matrimonio deludente, si darà ad una vita frivola ed irresponsabile, immagine in cui sarà ingabbiata anche negli anni di maturità e responsabilità. La partenopea, intelligente e volitiva, darà un forte impulso culturale al suo regno, promuovendo Napoli come centro di indiscussa eccellenza.

Ma sullo sfondo delle due biografie si agita la storia, sia francese che napoletana, e riceve voce dai protagonisti come dai popolani, dalla cameriera al venditore di libelli clandestini. Quindi scorrono la corte di Versailles con i propri veleni, con un Luigi XV sempre più succube dei capricci della sua amante; i delicati equilibri dell’Europa del tempo, con alleanze e matrimoni tra membri di casate reali decisi a tavolino; i malcontenti popolari che determinano le condizioni di quella che sarà la rivoluzione francese; l’eco giacobina che si diffonde nel Regno delle due Sicilie per sfociare nella rivoluzione del 1799.

Ad ogni personaggio, ad ogni posto, corrispondono personalità, intercalari, registri linguistici, ora affettati, ora bassi fino a scadere nel triviale.

In seguito ai cambiamenti storici e politici dell’Europa rivoluzionaria, all’avvento di Napoleone, alla monarchia in declino e agli inevitabili eventi sanguinolenti, il destino delle due sorelle in qualche modo coinciderà, portandole a diventare, agli occhi del proprio popolo, il nemico da combattere, anche se ciò accade per motivi e per dinamiche diverse.

Maria Antonietta, com’è noto, dopo una lunga prigionia, morirà ghigliottinata a soli 38 anni, Maria Carolina, di vecchiaia, a 62 anni, ripudiata dalla città partenopea che aveva imparato ad amare.

Le regine si ricongiungono, liberatesi da fardelli mortali e materiali possono finalmente essere sorelle; il peso di quello che sarebbero dovute essere è ormai alle spalle.

I prossimi appuntamenti con ‘Regine Sorelle’ sono per venerdì 20 e 27 maggio, ore 21:00, e domenica 22  e 29 maggio, ore 19:00, sempre nella Chiesa di San Gennaro all’Olmo, via San Gregorio Armeno 2, Napoli.

Biglietti:
intero 10 euro, promo on line 8 euro
acquista il biglietto

Prenotazioni e info:
cell. 329 1850120 (anche whatsapp)
email info@teatrodellosso.it

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Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.