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‘Il racconto della montagna’ a Palazzo Sarcinelli

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Ambito italiano, Dolomiti, 1910 - 1925 ca, Museo nazionale Collezione Salce


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In mostra dal 12 giugno all’8 dicembre a Conegliano (TV)

Riceviamo e pubblichiamo.

Ha aperto al pubblico oggi 12 giugno la mostra ‘Il Racconto della Montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento’ al Palazzo Sarcinelli di Conegliano (TV).

Allestita al Palazzo Sarcinelli di Conegliano fino all’8 dicembre 2020, la rassegna avrebbe dovuto essere visitabile dal 6 marzo al 5 luglio, ma, nell’attuale situazione di emergenza sanitaria, non ha potuto aprire i battenti finora. Si tratta, dunque, di un’assoluta novità nel panorama culturale veneto e italiano.

L’incredibile rassegna offre un percorso inedito tra le meravigliose Dolomiti, raccontando la fascinazione esplosa tra Ottocento e Novecento per la montagna, come mostrano le prime scalate di alpinisti ed alpiniste, gli interessi della pittura, della pubblicistica, della cartografia, la costituzione dei primi club alpini, nonché volumi e studi ancora oggi poco noti.

Accanto alle tele di Ciardi, Compton, Flumiani, Pellis, Salviati, Sartorelli, la rassegna presenta anche curiosità e approfondimenti storico-sociali perlopiù inediti.

Dal focus sulla trevigiana Irene Pigatti, tra le prime alpiniste donne delle Dolomiti, al ritratto di Giuseppe Mazzotti, instancabile promotore della qualità del turismo trevigiano e della scoperta della montagna, dai primi turisti, inglesi, delle Dolomiti con il libro ‘The Dolomite Mountains’ al testo, vero e proprio viaggio tra le bellezze italiane, Il Bel Paese di Antonio Stoppani, fino ai preziosi taccuini illustrati dell’artista alpinista triestino Napoleone Cozzi.

Non mancano i manifesti della Collezione Salce.

Osservano Fabio Chies, Sindaco di Conegliano e Gaia Maschio, Assessore alla Cultura, Turismo e Galleria d’Arte di Palazzo Sarcinelli:

La mostra è il terzo appuntamento che Palazzo Sarcinelli dedica alla pittura di paesaggio tra Ottocento e Novecento. Ancora una volta i curatori Giandomenico Romanelli e Franca Lugato ci hanno regalato una rassegna studiata e creata appositamente per Conegliano.

I progetti espositivi, elaborati con Civita Tre Venezie, si contraddistinguono per la loro unicità: partono dalla città di Conegliano per arrivare a una riflessione più ampia sul valore artistico e culturale del territorio.

Per il 2020 l’argomento non poteva non essere la montagna: Conegliano, con il suo strategico posizionamento, al centro delle colline del prosecco e sentinella delle Dolomiti, anticipa, con una grande mostra dedicata, importanti eventi sportivi quali le Olimpiadi invernali del 2026.

Il percorso espositivo si sviluppa intorno al tema della montagna creando occasioni di approfondimento, aiutando a scoprire come nacque l’attenzione e l’amore per le vette con le prime scalate, gli interessi della pittura e della pubblicistica, la costituzione dei primi club alpini.

Il fascino per la montagna celebrato nella mostra è un punto di incontro e una base culturale comune per tutta la regione.

Dichiara Emanuela Bassetti, Presidente di Civita Tre Venezie:

L’esposizione costituisce un’occasione fondamentale per scoprire o riscoprire l’identità dei nostri luoghi, che oggi più che mai, in un contesto trasformato da una pandemia mondiale, diviene stimolo e invito alla ripartenza e valorizzazione culturale del nostro patrimonio. I

personaggi, i dipinti, i documenti e i volumi esposti lungo il percorso, che mette al centro un tema che da sempre affascina i più, la montagna, ci guidano alla conoscenza delle vicine Dolomiti, luoghi ricchi di storia, tradizioni, simboli spesso poco noti. La rassegna s’inserisce in un più ampio progetto che Civita Tre Venezie ha intrapreso dal 2014 a Palazzo Sarcinelli presentando mostre pensate e realizzate per valorizzare la cultura, l’arte e la storia della città di Conegliano e del suo territorio.

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