Home Rubriche Muórze e surze Melanzane alla pullastiello

Melanzane alla pullastiello

1440
Melanzane alla pullastiello


Download PDF

Ingredienti

800 grammi di melanzane
300 grammi di prosciutto cotto
4 uova
400 grammi di provola affumicata
Farina q.b.
Sale q.b.
Olio di semi q.b.

Procedimento

Si tratta di un’antica ricetta campana, che ricordo preparata dalla mia nonna, caduta un po’ nel dimenticatoio perché non è esattamente leggera. Ma è molto gustosa e ogni tanto uno strappo ce lo possiamo concedere.

Innanzitutto laviamo e sbucciamo le melanzane, le tagliamo a fettine medie, le infariniamo e le friggiamo in abbondante olio di semi.

La ricetta originale, come la faceva nonna, appunto, prevedeva che le melanzane fossero ‘ndurate e fritte, venivano, cioè, passate anche nell’uovo oltre che nella farina. È stata mia madre a saltare questo passaggio per renderle in qualche modo meno pesanti. Se la cosa non vi spaventa, potete farlo anche voi, ovviamente dovete aver pronte almeno due o tre uova in più, tanto se avanza possiamo sempre friggerle alla fine nello stesso olio usato per le melanzane.

Siccome è prevista una seconda cottura, togliamo le melanzane appena indorate e le mettiamo su carta assorbente da cucina per eliminare l’unto in eccesso.

In una terrina sbattiamo le uova con sale e pepe.
Quando le melanzane si saranno raffreddate, ne prendiamo una, mettiamo una fetta di prosciutto, una di provola e poi copriamo con un’altra melanzana.

Un’alternativa al cotto è il salame, ovviamente napoletano, che non preferisco, perché rende il tutto troppo salato per me, ma come sempre è un fatto di gusto.

Procediamo, ovviamente, fino ad esaurimento.
Passiamo, poi, i nostri ripieni prima nella farina e poi nell’uovo.
Friggiamo di nuovo, come prima in abbondante olio di semi.
Anche stavolta metteremo sulla carta assorbente.

Possiamo mangiarle sia fredde che calde, magari accompagnate da un Krasì del Salento.

Buon appetito!

Autore Carolina Barra

Carolina Barra, impiegata in pensione, profonda conoscitrice del cibo in tutte le sue declinazioni, adora cimentarsi nei piatti tipici della tradizione e scoprirne i trucchi per poterli tramandare.