Appuntamento il 1° maggio alle ore 21:20
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Il tema del lavoro sarà al centro del nuovo lavoro di Stefano Massini che andrà in onda il primo maggio su Rai5, ore 21:20, e poi su Raiplay.
Registrato nei giorni scorsi alla cavea del Maggio musicale fiorentino a Firenze, il progetto si intitola ‘Sul Lavoro Fondata – persone, mestieri, pensieri’ ed è stato realizzato da Fondazione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Fondazione Teatro della Toscana – Teatro Nazionale, e Comune di Firenze – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana ente in house della Regione Toscana.
Stefano Massini, accompagnato dai musicisti Stefano Corsi, arpa celtica e armonica, ed Enrico Fink, flauto traverso e fisarmonica, con la regia di Tobia Pescia, scompone e ricompone il tema del lavoro affidandosi alla narrazione poetica. Massini dipinge un affresco di personaggi, fatti storici e punti di domanda, tutti legati al mondo del lavoro.
Sono piccole storie provenienti da universi diversi, all’apparenza inconciliabili – da Abramo Lincoln al Pinocchio di Collodi, da George Orwell a un operaio salumiere emiliano nel 1950, dal leggendario Rabbino che creò il Golem al trentenne Aldo Moro deputato alla Costituente e così via -, ma a tessere i legami è la curiosità di Massini nello stanare incognite e punti di vista su cosa sia diventato il mondo del lavoro nel 2020.
Un’operazione che si inserisce in un momento così delicato della vita sociale, economica e culturale del nostro Paese paralizzato dalla quarantena. Un’operazione inedita, 40 minuti di televisione civile e insieme affascinante, in un momento in cui il teatro è fermo e tutta la vita culturale che prevede una fruizione in prossimità dell’altro è proibita.
Afferma la Vicepresidente Monica Barni:
Siamo lieti che nella giornata dedicata al lavoro e ai lavoratori anche la Regione Toscana, attraverso la FST, partecipi alla produzione di questa riflessione civile proprio sul tema del lavoro.
L’emergenza seguita alla diffusione del Covid-19 ha rivelato la fragilità di un sistema e l’incertezza del futuro, anche nel mondo della cultura.
Noi ci impegniamo nel continuare a sostenerlo, e ascoltando e facendo squadra per essere più forti e preparati alla riapertura con l’attenzione a ricostruire fiducia nel contatto sociale che è parte imprescindibile di ogni offerta culturale.