Ingredienti
400 grammi fagioli cannellini
Un chilo e mezzo di cozze
350 grammi di pasta mista
100 grammi di pomodorini maturi
2 spicchi d’aglio
Peperoncino piccante q.b.
Olio EVO q.b.
Prezzemolo q.b.
Sale q.b.
Procedimento
Anche questo è uno dei cavalli di battaglia della cucina campana, uno di quegli abbinamenti che potrebbero far storcere il naso a chi non l’ha mai assaggiato, anche se ormai è una pietanza conosciuta un po’ ovunque, preparata a volte con risultati non esaltanti anche in altre regioni.
Una prima precisazione, per quanto riguarda i fagioli, qualcuno indica la possibilità di usare quelli precotti in barattolo.
Se avete fretta e volete qualcosa di plastificato potete anche adottare questa soluzione, personalmente la considero un’eresia.
Quindi rigorosamente fagioli cannellini secchi, magari da tenere a mollo per intenerirli la notte prima. Li cuociamo in abbondante acqua a cui aggiungeremo il sale solo a metà cottura, senza esagerare.
Nel frattempo puliamo le cozze, con accuratezza. In questo sono maniacale, anche se le compro già pulite le ripasso per bene, eliminando ogni impurità dal guscio e strappando via la barbetta, il cosiddetto bisso.
Quindi, in una padella a parte, con un po’ di olio, aglio, peperoncino e prezzemolo mettiamo le nostre cozze ad aprirsi con un coperchio a trattenere calore e vapori.
Agitiamo la padella di tanto in tanto.
Quando i frutti di mare sono aperti mettiamo da parte il liquido che avranno rilasciato. Sgusciamo le cozze, magari lasciandone qualcuna per guarnizione.
In un’altra casseruola mettiamo a soffriggere in olio uno spicchio d’aglio, che poi toglieremo, peperoncino e un po’ di prezzemolo. Aggiungiamo i pomodorini che avremo scottato e pelato in precedenza.
A questo punto possiamo unire i fagioli, che ormai saranno cotti a puntino, e le cozze con il loro liquido ovviamente filtrato. Allunghiamo un po’ di acqua, se necessario, per poter cucinare la pasta; non troppa, il risultato non deve essere brodoso, piuttosto dobbiamo avere una piacevole cremosità. Come diciamo a Napoli, deve restare ‘azzeccosa’.
Altra precisazione: qualcuno lessa la pasta a parte e la condisce con i fagioli solo alla fine. Inutile dire che anche questa modalità non la condivido.
Usiamo la pasta mista, che per me è la scelta migliore, ma l’ho mangiata anche con altri formati, rigorosamente corti.
Serviamo spolverando con un altro po’ di prezzemolo e guarniamo con qualche cozza che avremo lasciato appositamente con il guscio.
Per uscire fuori regione, almeno enologicamente possiamo accompagnare con un Vis amoris ligure.
Buon appetito!
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Autore Carolina Barra
Carolina Barra, impiegata in pensione, profonda conoscitrice del cibo in tutte le sue declinazioni, adora cimentarsi nei piatti tipici della tradizione e scoprirne i trucchi per poterli tramandare.