Via libera alla delibera regionale che mette a disposizione 2 milioni 100 mila euro a favore dei Comuni nei cui territori trovano sede le scuole d’infanzia private
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Approvati i criteri per la ripartizione dei contributi tra le Amministrazioni comunali per le scuole dell’infanzia paritarie private aventi diritto alla contribuzione regionale per l’anno scolastico 2019 – 2020.
I Comuni, infatti, sono titolari dei servizi e degli interventi educativi e la ripartizione delle risorse sarà effettuata considerando il numero degli alunni iscritti alle scuole dell’infanzia private.
La delibera mette a disposizione 2 milioni 100 mila euro. Le Amministrazioni comunali nei cui territori trovano sede le scuole d’infanzia paritarie gestiranno l’erogazione dei fondi.
L’intervento, in continuità con quanto la Regione Toscana realizza da anni, nasce dalla necessità di dare sostegno economico ai gestori delle scuole dell’infanzia private in ottemperanza al documento di economia e finanza regionale e al progetto “successo scolastico e formativo” per la realizzazione di interventi a favore delle scuole d’infanzia paritarie nonché al testo unico regionale in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro che prevede le tipologie degli interventi ed i servizi educativi.
Afferma l’Assessore regionale ad Istruzione, formazione e lavoro, Cristina Grieco:
Le risorse che mettiamo a disposizione superano i due milioni. Questo intervento, che abbiamo anticipato rispetto agli scorsi anni, nasce dalla necessità di garantire il supporto sancito dalla legge ai gestori delle scuole dell’infanzia private.
La ripartizione delle risorse relative all’anno scolastico 2019 – 2020 sarà effettuata in base ai dati relativi all’anno scolastico in corso che saranno appositamente comunicati dall’Ufficio scolastico regionale e in considerazione del numero di alunni iscritti alle varie scuole d’infanzia paritarie.
Conclude l’Assessore Grieco facendo riferimento all’emergenza da Coronavirus Covid-19:
È un atto importante, molto atteso, anche alla luce dei bisogni amplificati dalla drammatica situazione che stiamo vivendo, caratterizzata dall’emergenza sanitaria che, tra l’altro, ha provvisoriamente sospeso ogni attività educativa e didattica svolta nelle sedi delle scuole.