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Alberto Nemo omaggia ‘L’infinito’ di Leopardi

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Il cantante veneto lancia il Manifesto della Musica Essenziale

Riceviamo e pubblichiamo.

Dallo studio e dall’esperienza nascono le regole. Su questo presupposto Alberto Nemo, cantautore e musicista di Rovigo, ha identificato nel Nemusico – Manifesto della Musica Essenziale dieci punti programmatici che descrivono la “nemizzazione”, il suo processo di elaborazione creativa.

Queste riflessioni nascono dal suo modo di fare musica e canzoni, un approccio che gli è naturale e che ha voluto codificare in questo documento. Si tratta di un procedimento che agisce inizialmente in maniera destrutturante per poi ritrovare un nuovo assetto formale che ridona all’opera “nemizzata” una vita che non tradisce ma esalta quella precedente.

Un ottimo esempio di questo processo è il suo ultimo lavoro, un personalissimo omaggio a ‘L’infinito’ di Giacomo Leopardi.
Si tratta di una rivisitazione molto particolare, partendo dalla fine della celebre poesia si giunge all’inizio con un risultato davvero straordinario.

Mare in questo dolce me naufragar
mio il pensier s’annega d’immensità,
lei di suon è viva
e l’eterno sovviene a me,
questa voce
è un silenzio
infinito.

Prove evidente che il genio recanatese aveva colto davvero l’essenza e, attraverso questo brano di Alberto Nemo, ci fa viaggiare ancora verso un nuovo infinito.

La musica è una conchiglia che non smette mai, nella sua infinita spirale, di portare in nuovi spazi, sempre più sottili. La riduzione degli elementi comporta un aumento del potenziale espressivo di ogni singolo strumento usato, primo fra tutti, la voce. L’opera si compie in un tempo ristretto e senza elaborazioni, vi è una riduzione complessiva di mezzi, di tempo e di spazio che costringe il musicista ad uno sforzo di massima elevazione dei sensi e la ricerca delle più recondite potenzialità del suono.

Nel suo Manifesto della Musica Essenziale Nemo espone un’operazione di spoliazione, di arte povera musicale, che mostra la sua nuda struttura sorretta dalla forza dell’idea e dal potere evocativo primordiale.
La tecnologia non è esclusa, così come nella scultura l’uso delle punte elettriche ha sostituito il martello; un progetto di spoliazione che può essere attuato in tutte le forme d’arte.

Ha dichiarato Alberto Nemo:

In ogni componimento c’è sempre qualcosa da togliere. Invito tutti gli artisti ad applicare questo procedimento e a condividere il loro personale contributo.

Questo è l’appello estetico ed etico che l’artista desidera lanciare, coerentemente al suo essere da sempre nemico della pochezza d’animo, della celebrazione del nulla e del vuoto per una riscoperta della dignità umana che accetta e fa suo il senso del sacro nell’essenza del quotidiano.

Nemusico – Manifesto della Musica Essenziale

1) Su – o – no. Elevazione o silenzio.
La musica è e crea uno spazio sacro. Porta ad un risveglio interiore e dei sensi (Su), altrimenti è preferibile il silenzio o semplicemente il suono in cui viviamo (no).

2) La voce come strumento primario.
La voce umana è la migliore strumentazione di cui disponiamo.

3) Unire cultura e natura.
Far coesistere le forme elaborate dalle varie tradizioni con l’ascolto diretto della natura e dell’ambiente.

4) Ottenere micro variazioni tonali.
Semplificazione non è impoverimento, bensì valorizzazione dei suoni e del canto attraverso una modulazione fine e preziosa.

5) Sensazione di ascoltare da diversi punti e distanze lo stesso suono. Inserire il movimento nel suono, far cantare lo spazio.

6) Rapporto con l’assoluto.
Il punto di fuga della musica e del canto è all’infinito.

7) Musica “sulle cime” e non “sotto fondo”.
La musica è fatta per stare in alto, essere protagonista, esperienza totalizzante in un tempo determinato.

8) Azione e non decorazione.
Gesto determinato e non orpello.

9) Azione e non ripetizione.
Gesto unico e non reiterato.

10) Nemizzazione, ovvero, purificazione musicale.
Di ogni brano, originale o reinterpretato, mettere in atto un filtro sottile che faccia passare solo la musica.

Bio Alberto Nemo
Alberto Nemo è nato a Rovigo il 15 febbraio 1988, cantautore e polistrumentista, ha cominciato la sua carriera suonando nelle principali chiese d’Europa. Tra i vincitori di Musicultura 2018 con ‘Ancora’ su RAI 3, ha partecipato a Voice for Italy 2019. Ha pubblicato il suo primo disco nel 2017 ‘6×0 Live’ (Vol. I), a seguire nel 2018: ‘6×0’ realizzato con la tecnica del tape reverse ‘Futuro Semplice’ e ‘Dante vs Nemo’ opera ispirata dalla Divina Commedia di Dante Alighieri. Nel 2019 ‘Tidur’ e ‘Fat(u)o’, ‘Vapaus’ ‘Smania’, ‘Olim’ e la trilogia – ‘Purple Vol.1’, ‘Yellow Vol.1’ e ‘Orange Vol.1’ – riletture di famosissimi brani italiani, completamente destrutturati e rigenerati sotto una nuova prospettiva “spirituale” e minimalista.

Il 1° gennaio 2020 pubblica l’album ‘Giostre’ e il 15 febbraio il suo ultimo disco ‘Io Dio No’, entrambi in collaborazione con l’artista Mauro Mazziero che ne ha illustro le copertine. Per le sue composizioni Nemo utilizza l’accordatura aurea.

Alberto Nemo

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