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L’Isola che c’è!

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Myanmar


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Un viaggio nel mondo utopistico e felice

Va benissimo se mi date del matto ma non è proprio affar mio la stupidità, ne sono certo, l’utopia esiste e non è affatto utopistica!

Detto ciò si sedette in mezzo agli studenti e si mise a giocherellare con la U di U-topia:

C’è chi sostiene che sia una contrazione di ou, quindi traducibile con il luogo che non c’è e chi, invece, aderisce alla tradizione che dichiara che sia una contrazione greca di eu, dunque tutto ciò che abbia attinenza con la felicità.

Lo studente più giovane ebbe un sussulto:

Ehi, ci sta dicendo che l’utopia è un luogo inesistente e che, per tale ragione è felice, oppure che i luoghi felici sono solo quelli che non esistono? In entrambi i casi non è che ci sia da stare allegri!

Il professore guardò con tenerezza tutti quei Cuori in attesa di una voce di conforto:

Figlioli, se la felicità non esistesse non potreste cercarla. La cercate perché l’avete sperimentata e poi perduta. Se non l’aveste mai provata non vi sognereste di rincorrerla con tanto affanno. Quando sopraggiunge il dolore state male e, in quel momento, vi ricordate che prima stavate bene, non è vero? Lo stesso vale per la tristezza, che non è altro che il ricordo malinconico di quando eravate felici.

Alla fine della sessione gli studenti compresero per bene che, mentre il dolore arriva da solo, e permane sottilmente nelle cellule, insinuandosi in modo continuativo, quindi senza la necessità di essere cercato, la felicità è qualcosa che non si pone in pianta stabile nei propri atomi. È un’isola che va cercata attraverso il giusto modo di pensare, di parlare e di agire. Sei tu che devi andarle incontro. Come le nuvole che vanno e vengono, sei tu che devi rincorrerle giacché mai verranno a bussare alla tua porta.

Sei tu che devi fare lo sforzo di innalzarti fino a raggiungerle, le vedi?

Ci sono!?

Certo che ci sono!

Ma non potrai vederle guardando solo in basso.

Alza gli occhi al cielo, le vedi? Una è a forma di E mentre l’altra di U.

Quella è l’isola che c’è, solo che non c’è… se non la cerchi…

È per questo motivo che ti capita di vedere nuvole a forma di O e di U.

Ma accade solo nella tua mente… quando i tuoi occhi puntano unicamente verso il basso.

Alza gli occhi al cielo! Non arrenderti… non smettere mai di cercare…

E non importa se ti danno del matto, va benissimo, ma la stupidità non è affar tuo!

Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.