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Lombardia, Commissione Bilancio approva proposta di Risoluzione al DEFR

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Marco Alparone


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Alparone: ‘Priorità alla realizzazione di processi di semplificazione normativa e amministrativa e di trasformazione digitale’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Incentivare e accelerare i processi di semplificazione normativa e amministrativa e di trasformazione digitale dovrà essere nei prossimi mesi la priorità di Regione Lombardia, come riconosce la proposta di Risoluzione al Documento di Economia e Finanza Regionale che abbiamo approvato questa mattina in Commissione Bilancio.


Lo sottolinea il Presidente della Commissione e relatore del provvedimento Marco Alparone, Forza Italia, che in particolare evidenzia tra gli obiettivi principali quello dell’omologazione delle procedure amministrative e delle piattaforme utilizzate dalle pubbliche amministrazioni e quello della collaborazione con tutti gli stakeholder diretta allo sviluppo di servizi e applicazioni innovative in campo digitale.

Il documento approvato oggi in Commissione Bilancio con il voto favorevole di Lega Nord, Forza Italia, Lombardia Ideale e Paolo Franco, Gruppo Misto, e con il voto contrario di Partito Democratico e Movimento5Stelle, costituisce un aggiornamento del programma regionale di sviluppo di questa legislatura e costituisce la cornice di riferimento delle azioni e della programmazione regionale per il prossimo triennio.

Attenzione particolare viene data alla necessità di valorizzare le potenzialità dei Giochi Olimpici invernali di Milano – Cortina 2026 per rilanciare l’intero territorio lombardo sia sotto il punto di vista turistico che dal punto di vista sociale ed economico. Con l’obiettivo di sviluppare l’attrattività delle aree rurali di montagna valorizzando le attività escursionistiche e alpinistiche e promuovendo i sentieri montani, con particolare attenzione per quelli di matrice storico culturale.

In questo contesto sarà maggiormente sostenuto e valorizzato il ruolo delle Comunità montane, soggetti indispensabili per l’erogazione di servizi associati in aree svantaggiate, e sarà potenziato il ruolo del Comitato per la Montagna con il coinvolgimento degli stakeholder e dei rappresentanti del mondo economico, sociale e produttivo montano.

Tra gli obiettivi e gli interventi evidenziati come prioritari, quello di proseguire il dialogo con il Governo nazionale per il conseguimento di forme e condizioni particolari di autonomia, sensibilizzando e coinvolgendo sempre di più in questo percorso gli Enti locali lombardi.

Viene quindi chiesto alla Giunta regionale di procedere con la razionalizzazione delle partecipazioni regionali in enti, associazioni e fondazioni, così da assicurare la partecipazione di Regione Lombardia solo agli enti di effettivo rilievo strategico e di interesse regionale.

Altro aspetto sollecitato nella proposta di Risoluzione è la necessità di programmare e attuare politiche integrate per prevenire gli incidenti sul lavoro, sviluppando iniziative che prevedano la formazione degli operatori, maggiori controlli, nonché maggiore informazione dei datori di lavoro e dei lavoratori stessi.

Nell’ambito dei servizi sanitari, socio – sanitari e sociali viene sottolineata la necessità di promuovere sotto la direzione di AREU progetti sperimentali per il “soccorso su lago”, soprattutto per le aree a maggiore affluenza turistica, e di potenziare il ruolo dei consultori nelle aree che soffrono di carenze di servizi.

Nell’ambito dei processi di rigenerazione urbana e territoriale, i Comuni di piccole e medie dimensioni saranno sostenuti non solo con risorse economiche e finanziarie adeguate, ma anche mettendo a loro disposizione competenze e professionalità specifiche e specialistiche.

Inoltre, viene chiesto alla Giunta di continuare l’azione di pressione presso il Governo nazionale e le istituzioni europee affinché venga scongiurato il taglio dei fondi PAC destinati all’Italia, anche valutando un incremento delle quote di cofinanziamento.

Infine alcune sollecitazioni investono alcune aree specifiche del territorio regionale.
In particolare, il provvedimento approvato oggi, 21 novembre, in Commissione Bilancio impegna la Giunta ad approfondire, dal punto di vista economico – sociale e giuridico, l’ipotesi di istituzione di Zone Economiche Speciali nei territori lombardi di confine con la Svizzera e di procedere con la richiesta al Parlamento di istituire ZES nelle quali introdurre, oltre alla leva fiscale, criteri speciali di semplificazione normativa e burocratica a servizio degli enti locali e delle categorie produttive e commerciali.

Sul piano infrastrutturale e dei trasporti, viene sottolineata la necessità di intervenire presso il Governo nazionale e RFI per garantire l’adeguatezza infrastrutturale della direttrice del San Gottardo, per prevenire il rischio di un collasso della linea conseguente al sommarsi su un’unica infrastruttura del traffico passeggeri regionale e transfrontaliero Ticino – Lombardia, del traffico ferroviario internazionale passeggeri da Milano a Zurigo e del traffico merci di portata transeuropea, destinato a intensificarsi in conseguenza del pieno sviluppo del progetto elvetico dell’Alptransit.

In questo contesto la Giunta dovrà anche attivare le interlocuzioni necessarie con le istituzioni del Canton Ticino per individuare i reciproci impegni, anche a livello finanziario, su infrastrutture, mezzi e offerta di servizio sulla linea ferroviaria Como – Lecco.

Infine, la proposta di Risoluzione sollecita l’istituzione di un corso di laurea magistrale che contempli l’indirizzo in archeologia presso la sede dell’Università Unimont di Milano e di Edolo legato all’antropologia, alla paleontologia umana, alla cronologia, all’evoluzione delle faune e delle flore, all’archeometria e alla geologia, anche a supporto del sito UNESCO delle incisioni rupestri di Valle Camonica.

Commentando il provvedimento, Raffaele Straniero, PD, e Marco Fumagalli, M5Stelle, hanno motivato il voto contrario dei rispettivi gruppi sottolineando come a loro parere questa proposta di Risoluzione sia troppo generica e necessiti invece di maggiori e più puntuali approfondimenti, evidenziando una contrarietà legata anche alla non condivisione del programma di legislatura della maggioranza.

Il documento sarà sottoposto al voto finale dell’Aula nella seduta di martedì 26 novembre.