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Dal Museo Filangieri di Napoli riparte il tour della Memoria

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Antonio Masullo presenta con successo ‘Shoah – La cintura del Male’

Si è tenuta oggi, 19 ottobre 2019, alle ore 11:00, presso la sala Filangieri, dell’omonimo Museo, sito in via Duomo n. 288, Napoli, la prima presentazione del tour autunnale del libro Shoah – La cintura del Male, di Antonio Masullo, Argento Vivo Edizioni.

Dopo il successo delle precedenti presentazioni, che hanno consegnato ‘Shoah’ ad una conferma letteraria, sia per critica che per vendite, l’autore, con nuove e significative argomentazioni, ha ampliato il senso del messaggio che sta lasciando veicolare ormai da mesi.

Masullo si è soffermato sulla necessità di una rivisitazione storica dicendo:

Cosa conosciamo della Shoah?
I campi di sterminio, i campi di concentramento, la devastazione, che è l’effetto, ma non ci può bastare né dal punto di vista storico, né storiografico, né etico, né sociologico e soprattutto umano.

A me non scandalizzano i sei milioni di ebrei che sono morti, ma scandalizzano i cinquantacinque milioni di persone che sono morte nel secondo conflitto mondiale.

La Shoah, che è un termine che significa devastazione, è qualcosa di diverso rispetto a quello che gli storici chiarivano con ‘Olocausto’, che significa bruciato integralmente. Quindi, nel tempo si è anche avuta una mutazione del termine con cui oggi si definisce comunemente la ‘Shoah’.

Interessante e appropriato è stato l’utilizzo delle slide, da parte di Masullo, che hanno consentito alla platea intervenuta un’alta concentrazione relativa alla complessità della tematica trattata. Il linguaggio fluente e forbito dell’autore, ha mantenuto alta l’attenzione degli intervenuti, consentendo una proficua comprensione, sia degli argomenti afferenti all’olocausto e al valore della Memoria, sia a quelli più profondi e lacunosi della mistica nazista e del complementare esoterismo oscuro.

A sostenere la tesi dell’autore, con argomenti validi e interessanti, sia dal punto di vista storico che sociologico, è stato il primo relatore della presentazione, il dr. Pietro Riccio, sociologo e direttore responsabile di ExPartibus che ha dichiarato:

Una dottrina nazionalista, che ragiona di pancia, rivolta alle masse, non può poggiarsi su quella che era, comunque, una visione mistica esoterica. Il fatto poi che abbia avuto delle conseguenze drammatiche e mostruose, non deve mettere in condizione la storiografia ufficiale di dimenticare il tipo di retroterra che poggia ben prima delle leggi razziali, che ha una radice antichissima e una simbologia che è quella runica, germanica.

La stessa svastica è un simbolo antichissimo che rappresenta il sole e non è certo il suo orientamento a farla diventare un simbolo positivo o negativo. La svastica orientata in senso orario è segno del simbolo crescente, che segue l’equinozio primaverile, quella antiorario, indicante il sole calante, è esotericamente inserita in un ciclo di morte e di rinascita, di crescita e decrescita, e può avere un’applicazione dai risvolti drammatici. È un tabù anche affrontare una revisione del nazismo e dell’olocausto dal punto di vista storico.

Qual è il tabù che troviamo dietro questo momento storico? Probabilmente è più facile indicare come vincitori un mostro; si tratta di un qualcosa di più metabolizzabile dalle masse. La soluzione finale, lo sterminio, è di certo più comprensibile ed emozionale rispetto al dare una chiave di lettura mistica, esoterica del nazismo, concetto che, probabilmente, sarebbe arrivata meno.

Impeccabile è stata l’attività di moderazione della dott.ssa Diana de Martino, che con garbo, eleganza e intelligenza ha curato la perfetta sinergia tra i relatori, l’autore e la platea.

A curare il reading per l’evento culturale è stato l’attore e regista partenopeo, Giorgio Gori, che ha saputo ben interpretare alcuni passi del romanzo e ha mostrato particolare commozione nel ricordare il suo personale viaggio ad Auschwitz – Birkenau.

Ad avvalorare di alto prestigio intellettuale la presentazione, nella magica cornice della sala Filangieri, è stato certamente l’intervento mirato della prof.ssa Lucia Stefanelli Cervelli, che ha dichiarato:

Il romanzo di Antonio, nello specifico, è molto delicato. Prende atto di personalità riempite di coerenza psicologica. In questo testo ci sono molte donne perché esiste, al di sopra della narrazione, il privilegio di una maternità dell’umano che soltanto la donna può esprimere. È la storia di due sorelle gemelle che hanno vissuto la terribile esperienza del lager.

Nella prima presentazione del libro, mi sono trovata ad avere un’altra funzione, quella di lettrice di alcune pagine insieme ad Anna Maria Ackermann, ed era tutto un pathos; questo significa che la cifra della sofferenza dell’uomo e dell’umano percorre questa narrazione.

È stata quindi la volta del Senatore Avv. Francesco Urraro, legato all’autore da un’antica amicizia, che ha esordito dicendo:

Il tema che Antonio ha affrontato, non poteva lasciarci indifferenti, come uomini e come rappresentanti delle Istituzioni. Il valore della Memoria e la custodia dei diritti fondamentali dell’uomo tornano e non possono non essere un nostro punto di riferimento per un qualsivoglia impegno ed iniziativa.

Oggi vi parlo del mio osservatorio ma credo che ognuno di voi qui presenti, non può prescindere da questo dato, da questi elementi. Attraverso questa narrazione, fluida ed entusiasmante,

Antonio ci ha illustrato il suo libro, dimostrando una particolare sensibilità per il tema in un palcoscenico che merita ancora un’attenzione alta.

A volte, ci interroghiamo con la Senatrice Segre che è una testimonianza vivente di questo valore della Memoria. Fra qualche settimana avremo un incontro istituzionale al Senato proprio presentando questo romanzo.

L’autore, nel suo secondo intervento, si è particolarmente soffermato sulla figura storica della Principessa Mafalda di Savoia, evidenziandone il suo ruolo politico – istituzionale prima e dopo la deportazione nel campo di sterminio di Buchenwald.

L’ascolto di alcune dichiarazioni di Masullo, dei suoi attuali studi e ricerche sulle reali vicende afferenti alla Principessa Mafalda, ha suscitato particolare interesse.

Voi pensate che la storia e la storiografia ufficiale sarebbero le stesse se Mafalda di Savoia fosse sopravvissuta al campo di sterminio di Buchenwald? Io, personalmente, ritengo assolutamente di no!

Sapete che Mafalda di Savoia era particolarmente legata a Monsignor Montini, quello che, anni dopo, sarebbe diventato Papa Paolo VI? Nel 1943 lui stava tutelando tre dei quattro figli di Mafalda, il primogenito si trovava già in Germania. Voglio precisare che anche la Chiesa Cattolica ha un ruolo, attivo e fattivo, che esula da quello inerte e lascivo di Papa Pio XII, in quella che era l’evoluzione storica italiana; Monsignor Montini aveva con sé, per sé e per Mafalda due Cardinali europei, che stavano tentando di progettare un piano affinché l’Italia si salvasse.

Infine, Masullo ha annunciato che sta scrivendo il prosieguo di ‘Shoah – La cintura del Male’, che verterà sulla figura emblematica della Principessa Mafalda di Savoia e sul suo effettivo ruolo politico – istituzionale.

Al termine dell’evento la direzione del Museo Filangieri, ha offerto la visita guidata della prestigiosa location al prezzo speciale di €3,00. Tutti i presenti hanno partecipato con entusiasmo.

Sould out di vendita e alti apprezzamenti degli intervenuti.

Ad maiora, semper.

'Shoah - La cintura del Male'

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Autore Maria Filomena Cirillo

Maria Filomena Cirillo, nata a San Paolo del Brasile, vive in provincia di Napoli, dopo aver abitato per anni sul lago di Como. Il suo cammino spirituale è caratterizzato dalla ricerca continua dell'essenza di ciò che si è, attraverso lo studio della filosofia vedantica, le discipline orientali di meditazione e l'incontro con i Maestri che hanno "iniziato" il suo percorso. Tra Materia e Spirito. Giornalista pubblicista, laureata in Scienze Olistiche, Master Reiki, Consulente PNF, tecniche meditative e studi di discipline orientali. Conduttrice di training autogeno e studi di autostima e ricerca interiore. Aromaterapista ed esperta di massaggio aromaterapico.