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Cultura e scuola, la ricetta per l’Elba (LI) è la stessa: fare rete

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Elba (LI)


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Barni e Grieco sull’isola

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Fare rete, per far vivere i luoghi della cultura. Ma fare rete anche a scuola. E puntare sul potenziamento dei trasporti, su contributi anche per le famiglie, sulla fibra ottica, che la Regione sta portando dove i privati non investono, per poter navigare veloci su internet e sulla formazione anche a distanza, per rompere quel rischio di isolamento e superare quelle difficoltà che sono proprie del vivere su un’isola. Come anche all’Elba e in tutto l’arcipelago, per l’appunto.

Il Vicepresidente ed Assessore alla cultura Monica Barni e l’Assessore all’istruzione Cristina Grieco erano oggi, 16 ottobre, a Portoferraio per fare il punto con amministratori locali, tecnici dei Comuni e di dirigenti delle scuole secondarie di secondo grado. Si è parlato di biblioteche e musei e di orientamento e diritto allo studio.

Sottolinea Barni:

Per mancanze di risorse per un’amministrazione locale è difficile a volte tenere aperti tutti i luoghi della cultura. Ma se ci si mette in rete condividendo obiettivi e funzioni molti problemi si possono superare e insieme ce la possiamo fare.

Una biblioteca, anche quando piccola, è un presidio di socialità all’interno di una comunità. E non importa quanto grande sia il paese che la ospita. Lo stesso vale per un museo, dove insieme si deve puntare a dare nuovo impulso al progetto di un sistema museale di tutto l’arcipelago.

Aggiunge ancora Barni:

L’offerta culturale non deve però solo servire ad attrarre turisti.

I cittadini sono disabituati a fruire di spazi ed occasioni che pure il territorio offre e questo rischia di diventare alla fine anche un problema sociale.

La cultura va invece partecipata e condivisa.

Conclude il Vicepresidente:

Ed è stato bellissimo da questo punto di vista vedere ad esempio stamani tanti giovani impegnati agli scavi nuovi sotto la villa romana, in un progetto che vede Comune e i privati collaborare per uno stesso obiettivo.

Dalla cultura alla scuola. Scegliere il percorso di studi dopo le superiori non è mai stato semplice: per chi vive su un’isola a volte è ancora più complicato.

Spiega ancora Barni, che ha anche la delega all’università:

Stiamo lavorando ad un progetto per offrire strumenti per orientarsi rispetto alla domanda che arriva dai settori produttivi toscani e dal mondo delle nuove professioni.

Si sofferma l’Assessore Cristina Grieco:

Uno dei problemi riguarda la mancanza di insegnanti, più sentito che altrove. Conosciamo bene le difficoltà della scuola elbana, che pure produce eccellenze.

Normative e procedure sono nazionali noi possiamo fare da mediatori con il ministero. Possiamo investire, e già lo facciamo, sulla banda larga per garantire veloci collegamenti ad internet che aiutino la didattica, sui trasporti e sulla formazione a distanza.

La Regione è impegnata anche per il diritto allo studio.

Conclude Grieco:

Quando la competenza dalle Province è tornata alla Regione abbiamo uniformato il sistema dei contributi e garantito un assegno da 300 euro, tra i più alti d’Italia, a tutte le famiglie con un ISEE fino a 15mila euro. Ne siamo fieri.

Per tutta la Toscana il pacchetto scuola ha impegnato quest’anno complessivamente 9 milioni di euro. Cinquemila euro è stato il contributo assegnato a sedici studenti residenti nelle isole minori, al Giglio e a Capraia, che frequentando scuole secondarie di secondo grado sul continente sono maggiormente disagiati.

L’Assessore per l’Elba ha anche un progetto ambizioso.

Dice:

Vorremo fare dell’isola un laboratorio di sperimentazione per rivedere l’intera offerta formativa delle scuole in relazione a fabbisogni e innovazione tecnologica del mondo del lavoro.

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