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‘Luna rossa’ alla Biblioteca Nazionale di Napoli

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'Luna rossa'


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L’8 ottobre presentazione libro di Massimo Capaccioli

Riceviamo e pubblichiamo.

Nell’anno del cinquantenario del primo sbarco sulla luna, martedì 8 ottobre 2019, ore 16:00, alla Biblioteca Nazionale di Napoli si presenta il libro ‘Luna rossa’ di Massimo Capaccioli, Carrocci ed. 2019.

Ne discutono con l’autore:
Pietro Greco, giornalista scientifico;
Filippo Maria Zerbi, Presidente Nazionale INAF.

Coordina Vittorio Dini, introduce Francesco Mercurio direttore della Biblioteca.

L’astrofisico italiano Massimo Capaccioli ripercorre in modo vivace e coinvolgente tutte le tappe della corsa allo spazio e dedica il suo recentissimo volume non agli americani che giunsero per primi sulla luna ma ai sovietici che diedero il via alla sfida dello spazio con lo Sputnik e i coraggiosi cosmonauti come Jurij Gagarin, Valentina Tereškova e Aleksej Leonov.

Per quasi 20 anni le imprese spaziali assurgono a terreno della guerra fredda tra USA e URSS, nelle pagine la lunga storia fatta di ambizioni, abnegazione, patriottismo, colpi bassi, gelosie, errori ma anche dei capricci della sorte.

Furono, infatti, gli americani a tagliare per primi il filo di lana, il 20 luglio 1969, ma furono i russi il 4 ottobre 1957 a lanciare lo Sputnik, il primo satellite artificiale della storia.
Un mese dopo, il 3 novembre 1957, i sovietici replicano con il lancio di un altro Sputnik. C’è a bordo la cagnetta Laika, il primo essere vivente a sfidare lo spazio.

Evento in collaborazione col Dipartimento di Scienze Umane dell’Università Federico II di Napoli e con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

Massimo Capaccioli (Montenero d’Orcia, 19 aprile 1944) è un astrofisico italiano. Maremmano, nel 1969 si è laureato in fisica all’Università di Padova dove ha iniziato la propria carriera come assistente, professore stabilizzato e associato di meccanica celeste. Nel 1986 è diventato astronomo ordinario presso l’Osservatorio di Padova e nel 1989 ordinario di astronomia all’Università di Padova. Nel 1995 ha trasferito la cattedra all’Università di Napoli Federico II, che ha tenuto sino alla pensione, nel 2014. Attualmente è professore emerito.

Già direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte dal 1993 al 2005, è stato presidente della Società Astronomica Italiana per un decennio e presidente generale della Società Nazionale di Scienze Lettere e Arti in Napoli.
Fonte Wikipedia

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