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Città toscane più sicure grazie a politiche integrate e rioni che vivono

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Dichiarazione dell’Ass. Bugli

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

I vigili di quartiere – oggi, 13 settembre, è stato presentato a Grosseto il progetto per la città – sono solo uno degli strumenti che la Regione ha deciso di mettere in campo per aggredire il problema della sicurezza, che spesso è anche solo un problema di percezione, visto che crimini e reati da più anni sono in calo.

Lo ricorda l’Assessore alla presidenza della Toscana Vittorio Bugli, sottolineando come contrastare degrado e criminalità e rendere le città più sicure necessita di presidi ma anche di studi, di analisi e soprattutto di politiche integrate.

In tre anni la Regione ha distribuito contributi per quasi 3,3 milioni per finanziare sistemi di videosorveglianza a livello locale. Ne hanno beneficiato 228 Comuni e 18 Unioni, 172 progetti in tutto. Un nuovo bando per 477 mila euro è già stato predisposto. Con i PIU, i progetti di innovazione urbana, la Regione ha finanziato con i fondi FESR 2014 – 2020 anche otto diversi interventi di riqualificazione urbana per altrettanti Comuni, con un contributo di quasi 44 milioni.

Ci sono poi i progetti speciali sulla sicurezza: cinque finanziati con quasi seicentomila euro alla fine del 2016, Livorno, Prato, Pisa, Firenze, Lucca, a cui si sono aggiunti poi l’Osmannoro, tra Firenze, Sesto e Campi Bisenzi), Montecatini Terme, Arezzo, Grosseto per l’appunto, Rosignano Marittimo e Poggibonsi. Ad oggi il finanziamento regionale vale un milione e 96 mila euro: undici progetti in tutto, con il proseguimento dell’esperienza all’Osmannoro già confermata nei mesi scorsi.

Si tratta di esperienze di presidio e controllo di vicinato, esempi e modi diversi per ‘aggredire’ lo “sballo” notturno e rendere la movida vivibile, progetti di rivitalizzazione di centri storici e di quartieri degradati con una diversa progettazione urbanistica ma anche attraverso animazione culturale e artistica.

Ribadisce l’Assessore Bugli:

Un quartiere vissuto, animato da negozi e con piazze che si riempiono di gente, può essere infatti un antidoto al senso di insicurezza percepita se piazze e strade sono invece deserte ed abbandonate.

A luglio la giunta ha dato il via libera ad un ulteriore bando da 800 mila euro per finanziare azioni integrate finalizzate a promuovere una rinnovata socialità dei quartieri più fragili: tra i progetti finanziabili c’è anche il rafforzamento della polizia municipale, per allargare ulteriormente ad altri territori l’esperienza dei vigili di prossimità. Come quelli che dal 16 settembre inizieranno a pattugliare il centro storico di Grosseto.