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F1: Veleno Red Bull in Malesia Vettel ”scippa” la vittoria a Webber, Hamilton a podio con Mercedes

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Musi lunghi sul podio malese


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La Red Bull s’impone nel Gp di Malesia seconda tappa del Mondiale F1 2013 col campione del mondo davanti al compagno di squadra e la Mercedes di Hamilton ma a tenere banco sono i giochi di squadra Red Bull e Mercedes. Delusione Ferrari: Alonso ko al secondo giro dopo un contatto con Vettel in partenza, Massa quinto.

Si parlerà a lungo di questo Gp di Malesia, seconda prova del Mondiale F1 2013 e gli strascichi polemici per il risultato finale rischiano di compromettere l’armonia fra i piloti in casa Red Bull e Mercedes. La Ferrari dal canto suo si è fatta male da sola lasciando Alonso fuori con l’ala penzolante invece di “obbligarlo” a rientrare.

L'ala anteriore si rompe ed Alonso è ko
L’ala anteriore si rompe ed Alonso è ko

Il secondo Gp della stagione parte con pista umida. Dalle qualifiche era uscito al solito il nome di Vettel, imprendibile come al solito ma alle sue spalle ecco spuntare le Ferrari con Massa ancora davanti ad Alonso. Al pronti via Vettel tiene il comando ma dietro di lui partono benissimo Alonso e Webber, Massa esita e va dietro. Alla seconda curva Alonso tocca leggermente Vettel che frena in anticipo e rompe l’ala anteriore che comincia a strisciare sull’asfalto. Lo spagnolo continua ma quand’è in prossimità dell’entrata box tira dritto per un altro giro per non doversi poi rifermare a cambiar le gomme: non lo completerà mai, in fondo al rettifilo di partenza mentre Webber lo passa il suo alettone si stacca del tutto e finisce sotto la macchina che ormai in balia degli eventi si arena. La sua gara finisce li.

Il resto? Gara di nervi e strategia, soprattutto in testa, con Webber che ritardando il primo cambio gomme passa al comando sul compagno di squadra a sua volta tallonato dal duo Mercedes. Quinto fino a metà gara è Jenson Button autore di una prestazione delle sue (quando le condizioni sono incerte è un mago), poi un problema al pit-stop lo mette fuori gioco. A combattere alle spalle dei primi sono Massa e Grosjean, Raikkonen e Hulkenberg (che lotta la loro), Perez e Vergne che termineranno la gara nell’ordine, ben distaccati dalla testa.

Gli ultimi dieci giri sono quelli decisivi: Vettel prima prova a passare il compagno sfiorando il muretto box, poi completa la manovra qualche curva più avanti; dal box non la prendono bene e a fine gara è gelo fra lui e Webber che lo ignora per tutta la cerimonia del podio. Chi invece il podio l’ha guardato da lontano è stato Nico Rosberg, autore di una gara consistente fino all’ordine dai box che gli ha “vietato” il sorpasso ai danni del compagno Hamilton più lento. Chissà come sarà stato il debriefing post gara nelle due scuderie…

Hamilton si complimenta e ringrazia(?) Rosberg
Hamilton si complimenta e ringrazia(?) Rosberg

Curiosamente la gara malese ha visto un insolito elevato numero di problemi ai box per diverse scuderie: dall’errore clamoroso di Hamilton che si è fermato al box della sua ex squadra, al tamponamento fra Vergne e Van Der Garde, passando per il doppio problema per le Force India (entrambe costrette al ritiro) e l’errore del box McLaren che ha compromesso la corsa di Button. Sembrava quasi che un improvviso “virus” del bullone si fosse abbattuto sulla pit-lane.

Appuntamento con la F1 il 14 Aprile a Shanghai per il Gp di Cina. La Red Bull e Vettel tenteranno la fuga, la Ferrari dovrà rimettersi in carreggiata mentre la Mercedes proverà a fare il bis dopo la vittoria dello scorso anno. E state pur certi che Lotus e McLaren non staranno certo a guardare.

Nunzio Iervolino

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Autore Nunzio Iervolino

Classe '84 da San Giuseppe Vesuviano...innamorato della vita e di tutto ciò che abbia un motore e delle ruote... Le quattro ruote sono sempre state un affare di famiglia e sembra che le mie prime "sgommate" risalgano ai tempi del pancione materno ma di queste non si hanno prova se non la testimonianza della "vittima" (mamma, se non ci fosse bisognerebbe inventarla), mentre la scintilla che ha fatto entrare le due ruote nel mio cuore è stata il vedere una Kawasaki Ninja buttarsi in piega in uno spazio strettissimo sulla Costiera Amalfitana. Da li è stato un continuo inseguimento alle mia passioni, culminato con l'acquisto di un Kart e qualche anno dopo della mia prima moto (dopo aver tirato il collo a quelle di amici). Evidentemente la cosa non deve essere andata giù a qualche automobilista che una sera dello scorso Aprile ha fatto strike mandandomi K.O. senza neanche fermarsi per soccorrermi, Adesso, col cuore infranto e senza motori sfogo la mia rabbia e la mia passione scrivendo qui...abbiate pietà di un povero ex centauro!!!