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Sodalizio lirico tra Oriente e Occidente

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La Fenice Cultura Festival


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Successo per la quarta edizione del Festival Italia – Cina ‘La Fenice Cultura Festival’ 

A Villa Fernandez di Portici (NA), in via Diaz, alle 15:30 del 28 luglio 2019, si è completata la sessione di masterclass della quarta edizione del concorso lirico internazionale ‘Casta Diva’, svoltasi dal 24 al 27 luglio nell’ambito de ‘La Fenice Cultura Festival’, cui hanno partecipato diciotto cantanti cinesi.

L’evento, condotto dal direttore artistico Raffaella Ambrosino, godeva del patrocinio del Comune di Portici. Sono stati giorni di intenso lavoro, con un notevole impegno da parte di docente e discenti, che si sono dedicati all’ascolto delle lezioni e alle continue prove vocali.

La giuria esaminatrice era composta da:
Raffaella Ambrosino, mezzosoprano, direttore artistico e Presidente de ‘La Fenice Cultura Festival’ e dell’associazione culturale ‘Maria Malibran’;
Lorenzo Fiorito, critico musicale della rivista Musica;
Dario Ascoli, direttore d’orchestra;
Liu Songhu, baritono, direttore artistico della parte cinese.

I giovani cantanti cinesi che, con grande impegno e professionalità, si sono esibiti accompagnati dalle dolci note del piano suonato da Luigi Maresca, insegnante di pianoforte presso la scuola media ‘Nicola Montelisi’ di Salerno, sono stati:

Hu, Yao –  ‘Non più andrai’ – ‘Le nozze di Figaro’
Liu, Xiaoyi – ‘Giunse alfin il momento’ – ‘Le nozze di Figaro’
MI, Chenyang – ‘Hai già vinta la causa’ – ‘Le nozze di Figaro’
Deng, Ziyuan – ‘O mio babbo o caro’ – ‘Gianni Schicchi’
Zhang – ‘Chi sa chi sa, qual sia’ – Mozart k582′
Guo, Shiyi – ‘Star vicino’ – Aria di Salvatore Rosa
Wu, Pengxue- ‘Amarilli, mia bella’ – ‘Le nuove musiche’
Liu, Qinyi – ‘Che farò senza Euridice’ – Orfeo ed Euridice’
Yang, Ting – ‘Dove sono i bei momenti’ – ‘Le nozze di Figaro’
Zhang, Lizhuo – ‘Quando men vo’ – ‘La Bohème’
Deng, Qiwen – ‘Batti, batti, o bel Masetto’ – Don Giovanni’
Kang, Huijie-  ‘Chi il bel sogno di Doretta’ – La rondine
Lu, Qiuna – ‘Son pochi fiori’ – ‘L’amico Fritz
Li, Wenting – ‘Nel cor più non mi sento’ – ‘La molinara’
Tang, Halin – ‘Stizzoso, mio stizzoso’ – La serva padrona’
Ye, Tingshan – ‘Lascia che io pianga’ – ‘Rinaldo’
Dong, Jinhong – ‘Un bel dì vedremo – ‘Madama Butterfly’
Zhou, Yan – ‘Sposa son disprezzata’ – ‘Bajazet’.

Il pubblico, totalmente rapito dalla performance, ha apprezzato l’energia e le melodie che si libravano nell’etere, restituendo ai protagonisti lo stesso calore ricevuto con fragorosi applausi.

La giuria, vigile e discreta, ha valutato con oculatezza e serietà. Alla fine delle esibizioni, ogni artista ha ricevuto con entusiasmo il diploma di partecipazione al master.

In proposito la Ambrosino ha affermato:

Con estrema gioia ho lavorato insieme a giovani talenti orientali che, in sinergia con i coetanei partenopei, vivono di ricerca sulla tecnica del suono e dell’interpretazione del Bel canto e del melodramma italiano.

Ringrazio il Sindaco Cuomo, il Vicesindaco Ferroni e l’Assessore alle politiche giovanili, Grazia Buccelli, che hanno reso possibile questo evento che unisce due culture diverse che si fondono in un magico sodalizio musicale.

Intorno alle 18:00, i cantanti e la giuria si sono recati a Santa Maria Capua Vetere (CE), per il concerto Italia – Cina, che avrebbe avuto luogo alle ore 20:30 in una delle preziose ed eleganti sale del Palazzo San Carlo, dedicato al Massimo partenopeo.

A portare i saluti di benvenuto il Presidente dell’Associazione Culturale ‘Gli Amici di Palazzo San Carlo’, Gennaro Stroppolatini, che si è soffermato sul rilancio dello stabile settecentesco, che grazie ad un progetto di restauro voluto dalla stessa associazione, è tornato allo splendore originario, divenendo, sede di eventi musicali, artistici e culturali in senso lato:

Questo è il primo palazzo al mondo dedicato al Teatro San Carlo di Napoli. È una casa – museo riconosciuta anche dall’associazione delle ‘Dimore Storiche’, dalla Principessa Marina Colonna, Presidente della Campania e dal FAI.

Tutti gli anni accogliamo la direzione del San Carlo di Napoli per la presentazione della stagione lirica e abbiamo dedicato la sala da ballo a Carla Fracci che è stata qui nel 2018.

Ospitiamo concerti, cantanti, associazioni, presentazione di libri, tutto ciò che è inerente alla cultura. Il Palazzo è stato restaurato dal mio compagno, il Dr. Elio Guerra, restauratore, su una mia intuizione del 2011.

La parola è quindi passata al Direttore d’orchestra, Dario Ascoli, che ha fornito particolari importanti sulla storia dei maggiori autori delle opere liriche internazionali:

Le terre più lontane s’incontrano tra loro con la musica e il teatro.
In questi giorni ho assistito all’ultima fase della masterclass e mi sono trovato di fronte a ragazzi provenienti dalla Cina, che, con volontà, determinazione e disponibilità all’ascolto, volevano apprendere la ricchezza della cultura vocale, canora e lirica del Maestro Raffaella Ambrosino.

Fare musica non significa gridare più forte degli altri, perché non si ascolterebbe lo strumento di fondo che accompagna; come un’arpa che ci dà delle note, che permette al cantante di intonare quella melodia per cui si è preparato. Quindi è l’ascolto l’elemento che realmente la musica mette a disposizione dei concertisti.

La prima esibizione è stata del piccolo Andrea Della Vecchia Ambrosino, 10 anni, che ha precedentemente debuttato nel ruolo del Pastorello nella ‘Tosca’ di Puccini al Teatro Verdi di Salerno, diretto da Daniel Oren. Andrea ha intonato ‘Mamma son tanto felice’, di Cesare Andrea Bixio e Bruno Cherubini, incantando i presenti con il vibrato della sua voce bianca, che è arrivato direttamente al cuore.

È toccato poi a Lu, Qiuna – Deng, Qiwen – Tang, Halin – Kang, Huijie – Dong, Jinhong – Ye, Tingshan – Li, Wenting- Zhou, Yan – e alla giovanissima Ma, Jingya, di soli 7 anni.
La bellezza e la grazia orientale delle cantanti e le loro voci hanno conquistato il pubblico; tanti gli applausi e i consensi.

La Ambrosino, direttrice artistica del premio, ci ha dichiarato:

Questo evento è stato uno splendido accostamento tra l’opera lirica cinese, il Bel canto ed il melodramma italiano; un gemellaggio di culture attraverso la musica che ha fatto la storia dei due mondi. Tenero poi, il confronto tra la voce bianca occidentale e quella orientale.

La serata si è conclusa in allegria con un ricco buffet, offerto dall’Associazione che ha ospitato il Festival.

L’indomani, il 29 luglio, alle ore 20:00, nella sala cinese del Palazzo Reale di Portici, ricca di dipinti orientali del Settecento, si è svolta la chiusura della Fenice Cultura Festival, Italia – Cina, con le premiazioni dei vincitori del concorso ‘Casta Diva’.

Ennesimo momento emozionante che ha visto un sodalizio tra due diverse culture, legate dalla stessa passione musicale, simbolo che supera ogni tipo di barriera e diversità, le esibizioni prima di Raffaella Ambrosino, in ‘Habanera’ dalla ‘Carmen’ di Bizet; poi di Liu, Songhu, baritono, direttore artistico per la Cina, in ‘Per me giunto’ dal ‘Don Carlos’ di Verdi.

Le performance dei cantanti sono terminate con un bellissimo ed armonioso coro sulle note della ‘Turandot’ di Puccini, opera scelta appositamente perché ambientata a Pechino.

Infine, la premiazione dei vincitori ad opera della giuria composta da:
Raffaella Ambrosino, direttore artistico per l’Italia;
Liu, Songhu, direttore artistico per la Cina;
Lorenzo Fiorito, critico musicale della rivista Musica;
Dario Ascoli, direttore d’orchestra.

Primo Classificato Categoria A:
Zhang, Zixuan, mezzosoprano in ‘Chi sa chi sa, qual sia’. Insignita anche del Premio Speciale della città di Portici.

Secondo classificato categoria A:
Mi, Chenyang, baritono, da ‘Le nozze di Figaro’ – ‘Hai già vinta la causa’.

Terzo classificato – ex aequo:
Hu, Yao, baritono, da ‘Le nozze di Figaro’ – ‘Non più andrai farfallone amoroso’.
Kang, Huijie, soprano, si è esibita con un’area da ‘La rondine’ – ‘Chi il bel sogno di Doretta’.

È stata, infine, premiata Guo Shiyi, per canto Barocco, con premio speciale ‘Maria Malibran’.

La serata si è conclusa tra applausi e ovazioni, in un clima di lietezza e serenità.

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Autore Maria Filomena Cirillo

Maria Filomena Cirillo, nata a San Paolo del Brasile, vive in provincia di Napoli, dopo aver abitato per anni sul lago di Como. Il suo cammino spirituale è caratterizzato dalla ricerca continua dell'essenza di ciò che si è, attraverso lo studio della filosofia vedantica, le discipline orientali di meditazione e l'incontro con i Maestri che hanno "iniziato" il suo percorso. Tra Materia e Spirito. Giornalista pubblicista, laureata in Scienze Olistiche, Master Reiki, Consulente PNF, tecniche meditative e studi di discipline orientali. Conduttrice di training autogeno e studi di autostima e ricerca interiore. Aromaterapista ed esperta di massaggio aromaterapico.