Della serie Prendiamo Nota!
Suo padre non era cattivo, era un grande lavoratore e non le aveva mai fatto mancare nulla, ma non era affatto interessato ai suoi sentimenti, alle sue emozioni, ai suoi sogni di bambina.
Per lui era sufficiente che lei prendesse buoni voti a scuola, che non finisse in brutti giri e che si comportasse sempre educatamente rispettando le convenzioni sociali. Quello che lei sentiva dentro, quel che sognava e quali fossero le sue amicizie preferite, i suoi hobby, la sua vita intima non rientrava nei suoi pensieri.
Lui era convinto che le faccende femminili dovessero riguardare solo le donne e che non era importante occuparsene. Per tale ragione lei conquistò la propria serenità quando si innamorò di un uomo che amava, oltre alle cose pratiche, anche la poesia, la musica, la filosofia e che la seppe ascoltare condividendo a ruota libera anche se stesso, le proprie emozioni e i propri sentimenti.
Abbiamo a che fare con un padre anaffettivo. Presente in tutto ciò che riguarda gli aspetti materiali, ma assente per tutto il resto. Scarsa comunicazione, nessuna condivisione per le faccende del Cuore.
Tutto ciò può suscitare paura, insicurezza e perfino rancore. Può condurre a creare barriere verso il mondo maschile, pensando che mai nessun uomo possa essere in grado di comprendere l’animo di una donna.
Sarà bene, perciò, prendere nota:
Quali rischi si corrono? Una figlia cresciuta in tal modo potrebbe riprodurre le stesse dinamiche nelle proprie relazioni, rincorrendo uomini egoisti e fuggevoli, che offrano poco dal punto di vista sentimentale e per nulla propensi ad esprimere la parte più profonda di se stessi.
Cosa cercare? Sicuramente dei partner empatici, disponibili ad aprirsi emotivamente, che non abbiano il timore di lasciare affiorare la propria anima e che abbiano il piacere, quindi, di occuparsi anche delle questioni cosiddette di cuore.
Autore natyan
natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.
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