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Lavoro e occupazione Lombardia: doti e tirocini, risultati significativi

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Palazzo Pirelli


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I risultati delle politiche su istruzione e lavoro in una relazione discussa dal Comitato paritetico di controllo e valutazione

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

La realizzazione di un maggior numero di politiche attive del lavoro e la creazione di un collegamento sempre maggiore e migliore tra mondo della scuola e sbocchi lavorativi, sviluppando il sistema delle doti anche per quanto riguarda la formazione professionale e l’apprendistato e stimolando l’offerta formativa IFTS e ITS in tutte le province.
Sono questi i principali risultati illustrati da Simona Pedrazzi, Lega, e Angelo Orsenigo, PD, durante la seduta del Comitato paritetico di controllo e valutazione, presieduto da Barbara Mazzali, FdI, e dal Vicepresidente Marco Degli Angeli, M5S.

Le indicazioni sono contenute nella relazione sul sistema di istruzione, formazione e lavoro, un documento che aggrega i dati da report istituzionali e da materiali dell’Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione, dando conto di quanto è stato progettato e realizzato in questi anni nei tre grandi ambiti di intervento della Direzione ‘Istruzione Formazione e Lavoro’.

Dalla relazione risulta che su 127mila Doti Uniche Lavoro, DUL, concluse, 110mila persone hanno ottenuto un contratto di lavoro o un tirocinio. Tra il 2016 e il 2018, le doti assegnate sono state 171 mila per complessivi 267 milioni di euro impiegati.

Per quanto riguarda, invece, Garanzia Giovani, con una dotazione iniziale di 60 milioni di euro, il Comitato considera opportuni ulteriori approfondimenti per quanto riguarda i giovani NEET nella fascia 15-29 anni, che vede la Lombardia ancora nettamente superiore alla media europea. Se, infatti, tra il 2014 e il 2017 il tasso di disoccupazione fra i giovani è sceso, resta però invariato quello di inattività.

A metà del 2017 hanno aderito al programma in Lombardia ben 151.909 giovani con meno di 30 anni, mentre sono stati presi in carico da parte dei servizi quasi 102mila tra ragazze e ragazzi. Gli esiti occupazionali registrano 90.264 giovani inseriti lavorativo, facendo raggiungere in Lombardia un tasso di inserimento nel mercato del lavoro – numero di giovani avvianti al lavoro rispetto a quelli effettivamente presi in carico dai servizi – di quasi l’89%. Un risultato di spicco nel panorama nazionale , anche confrontando i risultati raggiunti da altre regioni tradizionalmente competitive come Emilia Romagna, 77%, Piemonte, 77%, Veneto, 73%, e Toscana, 69%.

Attenzione e focus finale sulla performance ottenuta dai tirocini che registrano una crescita costante, arrivando a sfiorare quota 89mila: a 6 mesi dalla fine del tirocinio il 54% dei beneficiari è occupato, 29.810 persone, un terzo è apprendista, un terzo assunto a tempo determinato e il 14% ha un nuovo tirocinio.

Secondo i dati del febbraio 2019, Milano è la provincia che fa un uso più intensivo dei tirocini. Seguono poi Brescia, con 6.167 tirocini attivati, Bergamo, 5.685, Monza e Brianza, 4.498, Varese, 3.901. I settori maggiormente coinvolti sono il commercio al dettaglio e ingrosso, 23%, le attività manifatturiere, 15%, e le attività professionali, 0%.

I beneficiari sono, per il 10% over 35enni, contro un 36,7% compreso nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni.

 

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