Assessore Ciuoffo: ‘Merito di offerta sempre più strutturata’
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Cresce il turismo nell’area di produzione vino Chianti: +10% gli arrivi, +8% le presenze nel 2018 rispetto al 2017.
I dati della la ricerca Wine Monitor Nomisma per Consorzio Vino Chianti sono stati presentati oggi 21 giugno a Firenze, tracciando tendenze e profili di chi sceglie l’enoagriturismo.
Alla presentazione è intervenuto anche l’Assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo.
Ha detto l’Assessore:
Il vino in Toscana rappresenta un elemento di eccezionale attrazione per la storia che rappresenta e la qualità riconosciuta in tutto il mondo.
Chianti è sinonimo di quel concetto del ‘buon vivere toscano’ che diventa l’elemento ricercato per un turista maturo con la voglia di scoprire una terra al di fuori di un mordi e fuggi stereotipato.
Un turista che vuole vivere un’esperienza anche attraverso il gustare un ottimo vino e il toccare con mano dove questo nasce.
Anche per questo l’offerta turistica in loco si è andata strutturandosi per un pubblico esigente e fidelizzato, che spesso torna per la seconda e terza volta, adeguata alle aspettative.
È un driver importantissimo per far conoscere la Toscana.
L’indagine, svolta su un campione di 800 persone tra 18 e 65 anni, indica il profilo di chi sceglie questo tipo di turismo: uomo, tra i 35 e i 44 anni, livello di istruzione e reddito medio alto.
Un intervistato su 4 ha dichiarato che gli piacerebbe fare una vacanza per visitare cantine e vigneti.
La Toscana resta la Regione in vetta alle preferenze, citata dal 21% degli intervistati, e il territorio di produzione vino Chianti si rivela destinazione preferita con il 37% delle risposte.
Secondo la ricerca, nel 2018, nell’area di produzione vino Chianti si sono registrate più di 1.230.000 arrivi, 42% italiani e 58% stranieri, il 9% sul totale della Toscana che sfonda quota 14 milioni.
Le presenze sono state quasi 3,5 milioni, 44% italiani e 66% stranieri, il 7% sul totale regionale.
Dal confronto tra il 2017 e il 2018 emerge una crescita più marcata dell’enoagriturismo, il doppio o più, rispetto al già buon risultato del +4% nelle presenze e negli arrivi in Regione.
L’aumento più marcato si registra sugli stranieri, il 13% in più rispetto al 2017.