Home Territorio Euritmia del Sussurro – IED Graduates Fashion Show 2019

Euritmia del Sussurro – IED Graduates Fashion Show 2019

1733
IED Graduates Fashion Show 2019 ph Greta Gandini


Download PDF

Le 13 migliori collezioni di tesi IED Moda Milano raccontate in un’inedita installazione performativa e interattiva

Riceviamo e pubblichiamo.

È la cornice modernista di Palazzo Castiglioni, emblema dell’art nouveau milanese, ad aver ospitato IED Graduates Fashion Show 2019, un’inedita installazione performativa che prende forma dal “sussurro”, inteso come pneuma, generatore di movimento.

Protagonisti di Euritmia del sussurro i tredici migliori diplomandi IED Milano in Fashion Design, Shoes and Accessories Design e Jewelry Design e i loro progetti di tesi: una pluralità di visioni, rappresentazioni del mondo e ideali estetici.

Tredici racconti presentati in un percorso installativo movimentato da performance e suggestioni sonore, letteralmente sussurrate tra le sale del palazzo Liberty di corso Venezia: autoritratti, riflessioni sul corpo, sulla natura, sull’arte, accomunati da una rinnovata, fluida e lucida lettura dell’oscillante canone postmoderno.

Commenta Sara Azzone, direttore di IED Moda Milano:

Alla base di tutti i lavori presentati si può riconoscere un solo, comune metodo di lavoro, fortemente ancorato alla tradizione del design italiano: una combinazione costante di creatività e competenze tecniche che conduce i designer IED a farsi autori dell’intera collezione, dall’idea creativa iniziale alla realizzazione dei singoli abiti e accessori.

La direzione artistica dell’inedito IED Graduates Fashion Show 2019 è stata affidata a Olivia Spinelli, con interaction multi-design project a cura di Paolo Solcia e Solian Clerici della Scuola di Arti Visive IED Milano.

IED Graduates Fashion Show 2019 arriva a pochi giorni da un importante riconoscimento per l’Istituto Europeo di Design: l’inclusione nella classifica annuale delle migliori scuole di moda internazionali elaborata da Business of Fashion, BoF, frutto di una accurata selezione da parte del BoF Education Council, composto da 12 esperti nei campi dell’istruzione e della moda.

Le collezioni protagoniste
1. Sa Mama e Su Sole – Giuseppe Serra, Fashion Design
Cosa proibita, scura il sole. Più scura del sangue. L’ora sesta si consuma dietro mute pareti di tufo che annullano il tempo, dietro il bianco e nero asciutto e la ripetizione dei gesti. In silenzio, le donne dispongono i rapidi bagliori emananti dalle frange seriche delle proprie vesti, dagli intricati disegni della buttonera in filigrana d’argento. Sono vestali a custodia di un mistero domestico, officianti per un rito di sobrietà.

2. Stanno tutti bene – Giulia Camata, Fashion Design
Un quadro metafisico, una provincia gelida e intorpidita. Dentro un interno borghese, la forma è contegnosa e altera, ma guardandola da vicino mostra delle fessure: uno mormorio smorzato, preannunciatore di manie inconfessate, eccede attraverso le linee di costruzione della silhouette, si mescola con le confortevoli superfici d’arredo, invade la strada. Dietro i simulacri del presente, l’abito viaggia, cerca una nuova epifania.

3. Reclaim – Domenico del Gais, Fashion Design
Il quadrato come ragione di bellezza. Compatto, crea sequenze ritmiche per la pura contemplazione. Inalterabile, costruisce reti flesse in moti rigorosamente simmetrici. Intangibile e certo, si articola in una serie di volumi densi, saldi, schierati senza esitazione sulle superfici morbide e tese. Uno nuovo spirito di modernità attraversa la figura di questi alabardieri, lo sguardo verso una ristabilita analisi dello spirito.

4. [Uncanny_Futur] – Theo Peaquin, Fashion Design
Il mondo senza astri, senza memoria. Un groviglio di pulsazioni elettriche in continua ridefinizione. Involucri di maglia asimmetrici e linee interrotte definiscono motivi sfuggenti, riflettono il caos. La superficie del mondo è un codice indecifrabile e sfocato dove la materia perde consistenza, le linee sembrano proseguire oltre il loro campo di appartenenza, lo schermo elettronico sostituisce il rapporto con l’oggetto.

5. Bonola 1996 Marcello Pipitone MI – Marcello Pipitone, Fashion Design
Rosso da toccare. Il rosso si getta in strada per ballare e parlare libero, si mescola agli altri colori che sono già arrivati o che scendono le scale a rompicollo. Il rosso sublima i ricordi, significa l’infinito.
Bianco da respirare. Correre sotto un cielo duro e monòcromo, uguale ai palazzi di cemento sconfinati, fa freddo ma non si sente. È una fortezza che custodisce l’identità, è una macchina del tempo. Vieni a giocare?

6. The Body Shapes the Way We Play – Jie-Xin Xia, Shoes & Accessories Design
L’occhio si apre, immerso nella materia trasparente e liquefatta, si fissa sulle membra per graffiare. La materia è satura, così tanto da diventare inesistente e insostenibile.
Le membra si fondono, diventano superficie sottilissima, raggiungono il grado zero della significazione. Il volto si riflette in una stanza priva di specchi. L’occhio si chiude per diventare specchio, guarda dentro, fissando, per lacerare.

7. Binôme – Anna Siccardi (Fashion Design
Portrait d’une dame en costume de l’amazone. L’incedere aristocratico, la perfetta uniforme proiettati su uno schermo urbano. Il risultato è classico: la complessità odierna non dimentica il passato ma lo filtra, restituendo la fusione di due anime. La linea nitida, lo schema cromatico sorvegliato, la discreta combinazione di diverse sensazioni tattili contribuiscono a produrre il distillato raffinatissimo di un’intera cultura.

8. D-eiviotion – Gianluca Zippo, Fashion Design
Non essere martiri è martirio. Sotto il crudele raggio della luna, il corpo devoto si svuota, aprendosi a mille lacerazioni, dispiegandosi in affilate, sottili lamine. La tunica si gonfia, si sfalda, si trasforma nel grido di una rosa pallida e ricurva.
Il corpo arde, oscilla sui sentieri in salita faticosi e ciechi, nell’accecante tenebra degli uliveti, si consuma sotto i bagliori della liturgia. Allo stesso tempo, è vuoto e grazia.

9. Eterno Ritorno 45º54’11”N 8º51’56”E – Davide Paietta, Fashion Design
Il tempo senza tempo di un viaggio. Incapsulata in un piano sequenza, la coscienza resta immobile, contempla, azzera i molteplici stimoli cromatici e uditivi, diventa un omogeneo spazio bianco. Traghettato su un arco intangibile, l’individuo afferra la concretezza delle sensazioni tattili. Le tessiture gentili e scivolate, la ricerca di una pace cromatica ricominciano il viaggio, verso una estetizzata via d’uscita interiore.

10. Quietivo – Francesca Locati, Jewelry Design
La sensazione sublime prodotta dalla semplice, pura, ideale contemplazione del blu mentre si osserva il mare, mentre si scruta il cielo. Il blu agisce, qui, come una forza invisibile, sottesa ad un intero processo di meditazione. Il vetro trasparente diventa cosmo impercettibile, spazio infinito, aria, respiro e silenzio.

11. Dovevo e invece sono – Pasquale de Lise, Fashion Design
La ragione esiste, ma il sogno è più forte. O, forse, sono la stessa cosa? Muovendosi lenta su una corda sottile, la mente plasma il corpo, caricandosi in spalla le connotazioni del passato. È un dilemma culturale e l’unica risposta è l’astrazione: il corpo viene messo in questione, i sintagmi che lo compongono destrutturati per non venire più ricomposti. I volumi si aprono, scendono, salgono, spostano le funzioni del corpo, lo annullano.

12. Ossimoro Plastico – Francesco Murano, Fashion Design
Una nobile figura celeste, un’amazzone dalla bellezza casta e sovrumana. L’abito si scioglie e si stabilizza sulla pelle, diventa un recipiente eburneo preparato per giochi di luce e ombra immutabili. La struttura, apollinea e trasparente come un cristallo, si apre alla piega in una serie infinita di falde scolpite. Il panneggio si alza, le illusioni iniziali diventano sensazioni di gloria e leggiadria, la vita si trasforma in teatro.

13. Recovery – Yinghao Sun, Fashion Design
Digiuni di sensibile, viviamo senza toccare nulla. Il bianco assoluto incanta e riduce la realtà, rivestendo figure senza genere, annullando l’identità. Mobili e angolosi allo stesso tempo, i capi vivono senza corpo. Disposti su una superficie piatta, rivelano le virtù dei tagli, assumono una inaspettata consistenza ornamentale. Fluttuando in una stanza fatta d’aria, i volumi riposano nella propria clinica precisione.

Premi, riconoscimenti, collaborazioni
Euritmia del Sussurro – IED Graduates Fashion Show 2019 ha presentato i risultati della rinnovata collaborazione tra IED Milano e l’azienda tessile Luxury Jersey, che per il secondo anno ha sensibilizzato i giovani creativi della moda sulle particolari caratteristiche del tessuto a maglia, jersey e interlock, e sulle sue grandi possibilità di utilizzazione, fornendo ai partecipanti al concorso i tessuti, scelti personalmente dagli studenti durante le visite presso la sede dell’Azienda.

Tra i diciassette studenti, selezionati dalla Direzione IED Moda Milano, dal Coordinamento Didattico e dall’Azienda, che hanno realizzato due outfit in jersey nella propria collezione di tesi, è stata premiata Arianna Ablondi Pedretti, collezione donna, e assegnata una menzione speciale a Domenico del Gais, collezione uomo. Ai vincitori del Premio Luxury Jersey va un riconoscimento in denaro, una fornitura di tessuti e la possibilità di collaborare con Luxury Jersey alla creazione di innovativi tessuti a maglia.

A consegnare il premio il Cav. Lav. Mario Boselli, Presidente Onorario di Camera Nazionale della Moda Italiana, e Federico Boselli – Fondatore e Presidente di Luxury Jersey.

Inoltre, tra i 13 studenti che hanno presentato le proprie creazioni, Pitti Tutoring & Consulting, la direzione di Pitti Immagine che sostiene e valorizza i fashion designer nel loro percorso professionale e creativo sul mercato del sistema moda, ha assegnato il ‘Pitti Tutoring & Consulting Reward’ a Giuseppe Serra.

Al giovane creativo sardo autore di Sa Mama e Su Sole l’opportunità di effettuare tre incontri con Luca Rizzi, Tutoring & Consulting Director, che riguarderanno tre specifiche tematiche – Portfolio Review/Setup, Orientation Meeting e Strategy Meeting – utili al sostegno e alla guida dei designer di maggior talento nel loro percorso professionale.

Per il terzo anno consecutivo, Sara Maino – Deputy Editor in Chief di Vogue Italia e Head of Vogue Talents, ha conferito il Premio Franca Sozzani, uno Special Award intitolato allo storico Direttore Vogue Italia e, per oltre dieci anni, Direttore Scientifico di IED Moda Milano: ad aggiudicarsi il riconoscimento il diplomando Francesco Murano, già vincitore, lo scorso 14 giugno, di ‘Milano Moda Graduate 2019’, programma di mentoring di Camera Nazionale Della Moda Italiana volto a sostenere i migliori talenti delle scuole di moda del Paese. Murano ha convinto la giuria con la collezione Ossimoro Plastico.

Finalisti IED a Milano Moda Graduate 2019 anche Alessia Scasserra e Domenico Del Gais, quest’ultimo selezionato per la creazione di uno speciale outfit dedicato alla sezione YKK Italia, main partner dell’evento.

Foto Greta Gandini