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FSE, Toscana virtuosa conquista ‘Premio’ da 44 milioni

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Attivati 20 mila progetti per 720 mila destinatari

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

La Toscana è saldamente nel gruppo di testa fra le Regioni italiane per capacità di spesa dei fondi europei, confermando anche per questo ciclo di programmazione 2014 – 2020 di saper utilizzare in maniera efficace queste importanti risorse.

Non solo. Per quanto riguarda, in particolare, il programma operativo del Fondo Sociale Europeo, grazie alle rimodulazioni attuate per rispondere in maniera più puntuale alle necessità dei cittadini e dei territori, la nostra Regione ha potuto accedere alla premialità aggiuntiva messa a disposizione dalla UE per circa 44 milioni di euro.

Risorse in più che si aggiungono ai 732 milioni di euro in sette anni che rappresentano il budget complessivo del POR e costituiscono lo strumento principale per le politiche per istruzione, lavoro, formazione, inclusione sociale a favore dei cittadini toscani.

Ad attestarlo è stata la riunione del Comitato di sorveglianza del Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo, POR FSE 2014 – 2020, l’organo deputato a valutare l’attuazione del programma che fornisce un supporto strategico per i cittadini toscani in tema di istruzione, formazione, lavoro ed inclusione sociale che come sempre ha fatto il punto sullo stato di avanzamento del programma alla fine del 2018.

Della dotazione complessiva di 732 milioni, le risorse stanziate per gli interventi del programma, ammontano a 502 milioni di euro, che rappresentano il 69% della dotazione totale del POR.

Commenta il Presidente Enrico Rossi:

Quello raggiunto dalla Toscana è un traguardo importante, che conferma la buona capacità di spesa dei fondi europei che da sempre ci contraddistingue;

in questo caso però gli obiettivi sono stati non soltanto centrati ma addirittura superati, consentendoci non solo di evitare il disimpegno automatico ma anche di accedere alla cosiddetta ‘premialità della riserva di efficacia’.

Tutto questo, in concreto, significa avere a disposizione più risorse da mettere in campo per investire di più e meglio sul nostro capitale umano, a cominciare dalle politiche per il lavoro, dai giovani, dalle donne, dalle persone svantaggiate, per rendere la Toscana più competitiva, innovativa e inclusiva.

Un risultato che è stato ottenuto grazie ad un’attenta e costante attività di coordina mento e di monitoraggio del livello di attuazione, che ha portato nel corso del 2018 a rivedere il programma per rafforzarne la capacità di intervento, ma soprattutto a dare una risposta al territorio e ai fabbisogni espressi.

Durante la riunione del Comitato, presieduta dall’Assessore all’istruzione formazione e lavoro Cristina Grieco grande spazio è stato riservato alla presentazione dei risultati di realizzazione del programma rispetto al quale erano previsti, al 31 dicembre scorso, importanti target da raggiungere.

Ha dichiarato l’Assessore Grieco:

Il Fondo sociale europeo è la principale leva di crescita e sviluppo del capitale umano grazie al quale abbiamo potuto mettere in campo importanti politiche per favorire la qualificazione delle competenze formative e professionali e dell’occupazione, ponendo sempre una grande attenzione alle fasce più deboli cui abbiamo destinato specifici percorsi di inclusione sociale.

È stato ed è un prezioso contributo per contrastare la crisi e garantire la tenuta del sistema.

La Toscana, come ci confermano i dati, è riuscita a gestire questa prima fase di programmazione al meglio, centrando i target previsti ed assicurandosi una premialità di circa 44 milioni, che consentirà di iniettare nuove risorse e offrire ulteriori opportunità di crescita per i cittadini toscani.

Progetti e destinatari
I progetti complessivamente avviati a fine 2018 grazie al FSE sono stati 20.019 e hanno coinvolto 720.683 cittadine e cittadini, con una prevalenza della componente femminile, pari al 54%.

Occupazione
Oltre 16 mila progetti sono stati attivati sull’Asse A Occupazione e oltre l’80% dei destinatari è costituito da disoccupati, di cui il 55% donne, dati che confermano l’importanza strategica di aver destinato ingenti risorse a sostegno dell’occupazione dei cittadini toscani, con particolare riguardo alle categorie più deboli ed a maggior rischio di esclusione dal mercato del lavoro.

Centri per l’impiego
Tra gli interventi attivati per il sostegno dell’occupazione si ricorda il rafforzamento del sistema dei servizi per l’impiego, che costituisce uno snodo fondamentale di accesso alle politiche attive, i CPI toscani ricevono mediamente ogni anno oltre 300 mila utenti, cui erogano circa 900 mila politiche attive, e quasi 18 mila imprese che ricevono circa 21 mila servizi specialistici, e per il funzionamento del mercato del lavoro; i contributi alle imprese che assumono soggetti disoccupati, giovani, donne, disabili ma, anche gli interventi, molti dei quali nell’ambito del progetto Giovanisì, per contrastare la dispersione scolastica e favorire l’accrescimento delle competenze professionali, IEFP, per la riqualificazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi, i tirocini non curriculari, il servizio civile, gli assegni di ricerca e strumenti di alternanza fra alta formazione, lavoro e ricerca, i percorsi di formazione continua per imprenditori e professionisti, i percorsi di istruzione tecnica superiore, ITS, e il sostegno alle esperienze di lavoro all’estero.

Con una dotazione di circa 250 milioni, il programma contribuisce al sostegno delle politiche giovanili che confluiscono nel progetto Giovanisì della Regione Toscana.

Lotta alla povertà
Sono invece circa un migliaio gli interventi attivati a valere sull’Asse B ‘Inclusione sociale e lotta alla povertà’ cui la Toscana ha destinato il 20% delle risorse del programma, con cui sono stati finanziati percorsi di accompagnamento al lavoro di soggetti svantaggiati, di inclusione socio per lavorativa per persone sottoposte a provvedimenti di limitazione della libertà individuale, i contributi per l’assunzione di soggetti disabili, di creazione di impresa per soggetti svantaggiati e il sostegno dell’offerta dei servizi educativi in chiave di conciliazione vita privata / lavoro.

Istruzione e formazione
Grazie alle risorse sull’Asse C ‘Istruzione e Formazione’ sono stati finanziati circa 2000 interventi cui hanno partecipato 19.500 destinatari.

Le iniziative attivate hanno riguardato i percorsi di orientamento scolastico ed universitario, di alta formazione, quelli di formazione strategica nei settori maggiormente trainanti per lo sviluppo, moda, della nautica o della logistica, dell’ICT, della farmaceutica e della chimica, quelli a sostegno dell’inserimento lavorativo, i corsi di istruzione formazione tecnica superiore, IFTS, il sostegno all’autoimpiego / autoimprenditorialità, la formazione in modalità web learnig, TRIO, ed il supporto al tema della validazione delle competenze.

Il Comitato di sorveglianza è stata occasione per presentare gli esiti delle indagini valutative sull’andamento del programma e anche sulla efficacia di alcune specifici interventi.

In generale è stata confermata, nel rapporto sul quadro di performance, la buona capacità della Toscana di saper rispondere alle sfide poste attivando modalità attuative e gestionali efficaci ed efficienti che hanno consentito di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Risultati incoraggianti

Il Rapporto di placement, teso invece a verificare lo status occupazionale a 6 mesi dalla conclusione di tre interventi finanziati dal FSE ci dice che: il 60% di chi ha svolto un tirocinio extra curriculare ha un lavoro, di cui il 50% a tempo indeterminato; l’80% di chi ha frequentato un corso ITS o IFTS è stato inserito nel mercato del lavoro; il 47% delle persone che avevano usufruito di un servizio erogato dai Centri per l’Impiego toscani ha trovato un’occupazione, di cui 1/3 a tempo indeterminato.