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Incontro con le grandi famiglie della musica dedicato a Daniela Dessì

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Daniela Dessì, soprano


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Il 30 maggio alla Biblioteca Nazionale di Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Giovedì 30 maggio, ore 17:00, presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, si terrà l’incontro con le grandi famiglie della musica dedicato al nome e alla memoria del grande soprano genovese Daniela Dessì, scomparsa prematuramente il 20 agosto del 2016 a Brescia.

Fabio Armiliato, suo compagno di vita e di arte, ne ripercorre la straordinaria parabola artistica ed umana. Mentre la Soprano Nunzia De Falco ed il Pianista Francesco Pareti approfondiranno le sue interpretazioni delle Musiche di Rossini, Verdi, Delibes, Puccini.

All’incontro, promosso dall’associazione Ex Allievi San Pietro a Majella nell’ambito della stagione concertistica 2019, diretta dal M° Elio Lupi interverranno:
Francesco Mercurio Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli;
Francesco Canessa Saggista e musicologo, già sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli;
Vincenzo De Gregorio Presidente Onorario Ex Allievi San Pietro a Majella e Preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra in Vaticano;
Paola De Simone Giornalista e Musicologa;
Paologiovanni Maione Musicologo.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha insignito l’iniziativa della propria Medaglia di Rappresentanza.

Daniela Dessì, nata a Genova, si diplomò in canto e pianoforte al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, il suo debutto nella città natale con La serva padrona di Pergolesi, al Teatro dell’Opera Giocosa, segnò l’inizio di una carriera luminosa. Richiesta nei teatri e nei festival più importanti del mondo, collaborò con i più autorevoli direttori d’orchestra, tra cui Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Gianluigi Gelmetti, Carlo Maria Giulini, Carlos Kleiber, James Levine, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli e con registi del calibro di Roberto De Simone, Pier Luigi Pizzi, Luca Ronconi, Ettore Scola, Giorgio Strehler, Franco Zeffirelli.

È degna di nota la vastità del suo repertorio: dal barocco e dal Settecento musicale – spiccano le grandi interpretazioni mozartiane di ‘Don Giovanni’, ‘Le nozze di Figaro’, ‘Così fan tutte’ e ‘La clemenza di Tito’ eseguite sotto la direzione di Riccardo Muti – attraversa l’Ottocento con i capolavori di Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi, e approda al primo ‘900.

Assecondando l’evoluzione della propria vocalità, Daniela Dessì divenne quindi punto di riferimento nel panorama lirico internazionale del repertorio verdiano, pucciniano e verista, come testimoniano alcuni eventi significativi: è stata ad esempio la prima cantante italiana ad aver interpretato in Italia e nella stessa sera i tre ruoli del Trittico di Puccini, Giorgetta, Suor Angelica e Lauretta, e la prima e unica interprete occidentale a portare ‘Madama Butterfly’ a Nagasaki, in Giappone, con una tournée del Festival Pucciniano di Torre del Lago.

Tra i suoi maggiori successi vanno menzionati ‘Tosca’ a Firenze, dove eseguì il bis di ‘Vissi d’arte’, a 52 anni di distanza dall’ultimo bis di un’aria concesso da Renata Tebaldi; ‘Madama Butterfly’ a Roma e a Palermo, ‘Adriana Lecouvreur’ a Barcellona, ‘Tosca’ ad Atene e a Berlino, i concerti a San Paolo in Brasile in duo con Fabio Armiliato, suo compagno nella vita e nell’arte, ‘La forza del destino’ a Liegi, ‘Aida’ all’Arena di Verona, il Galà verdiano al Teatro Madlenianum di Belgrado sempre con Fabio Armiliato.

Il ritorno al ruolo di Mimì nella ‘Bohème’ con la regia di Ettore Scola andata in scena al 60° Festival Pucciniano di Torre del Lago fu un nuovo, straordinario successo di pubblico e di critica. Il debutto a Bologna in Norma, nel 2008, le valse il Premio Abbiati, prestigioso riconoscimento della critica musicale italiana. Nel 2011 interpretò per la prima volta La Gioconda di Amilcare Ponchielli al Teatro Massimo di Palermo e i Vier letzte Lieder di Richard Strauss con l’Orchestra Sinfonica di Roma. L’anno successivo, a Marsiglia, debuttò nel ruolo di Paolina nel ‘Poliuto’ di Donizetti e, a distanza di un mese, ‘Turandot’ nell’omonima opera di Giacomo Puccini al Teatro Carlo Felice di Genova, riscuotendo sempre unanime consenso di pubblico e di critica.

Un altro trionfale debutto, nel 2013, è quello nel ruolo di Santuzza in ‘Cavalleria Rusticana’ di Pietro Mascagni al Taormina Festival. Un’ulteriore sfida aprì il 2014 e segnò una nuova tappa della sua straordinaria carriera: dopo il recital di arie da camera e operistiche al Teatro Petruzzelli di Bari, Daniela Dessì tornò al Teatro Carlo Felice di Genova nel doppio ruolo di interprete e, per la prima volta, di regista della ‘Madama Butterfly’ di Puccini. Il calore con cui il pubblico genovese applaudì la sua intensa interpretazione decretò il successo di questa nuova esperienza.

Daniela Dessì riservò, inoltre, un’attenzione costante al repertorio cameristico e a quello sacro: il suo recital ‘Novecento Italiano Rarities’ fu presentato con grande successo al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2012, e poi ripreso all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Ideò un progetto interamente dedicato a brani di tutte le epoche che mise in musica il testo dell‘Ave Maria. Nacquero una serie di concerti e il CD ‘Ave Maria’ prodotto da Decca. Unica nel suo genere, questa incisione va ad aggiungersi alla già ampia discografia di Daniela Dessì, che annovera titoli per le maggiori etichette discografiche, oltre a Decca, con la quale ebbe un consolidato rapporto, EMI, Deutsche Grammophon, Philips, Solo Voce, Universal per citarne solo alcune.

Daniela Dessì ha dedicato parte del suo tempo all’insegnamento e ha partecipato a diversi programmi televisivi per la divulgazione dell’opera lirica.

Accanto al Premio Belcanto ‘Celletti’ e al Premio Abbiati, nel corso della sua carriera ricevette altri importantissimi premi; tra questi l’International Opera Award – Oscar della lirica 2013, il Premio Giacomo Puccini a Torre del Lago nel 2001, il Premio Zenatello dell’Arena di Verona nel 2000, il Premio Donne Eccellenti 2013, il Premio Donna Leader assegnatole dall’EWMD, il Pavarotti d’Oro 2014, il premio Cigno d’Oro e, nel 2015, l’Illica d’Oro e il Premio Caruso alla carriera.

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