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‘AMART – Antiquariato a Milano’ al Museo della Permanente

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AMART


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In mostra dall’8 al 12 maggio a Milano

Riceviamo e pubblichiamo.

Dall’8 al 12 maggio presso il Museo della Permanente di Milano si terrà la mostra ‘AMART – Antiquariato a Milano’, una Wunderkammer fuori dagli schemi, diffusa, erudita, dove ogni galleria presenta il meglio delle proprie collezioni tra bellezza e Connoisseurship: da visitare con curiosità e desiderio.

Descrivere le suggestioni e le proposte culturali che saranno esibite, ci conduce a una narrazione sorprendente, ricca di spunti e densa di opere straordinarie.

I consigli degli esperti si snodano dalle rarissime perle rosa agli idoli africani, dai reperti Tang alle sculture crisoelefantine fino al più selezionato arredo antico e alla decorazione internazionale da collezione con i raffinati mobili laccati, il tappeto Kazak a draghi del Settecento, il pannello di ceramica di Gio Ponti, il paravento di Kyoto, il singolare ornamento indiano d’argento, il raro incensiere giapponese.

La proposta spazia in un continuum di scoperte e di sorprese tra gioielli e oggetti straordinari come una spilla di F. Verdura o un elegante bracciale del 1930, una coppa di Ravasco, un nautilus montato in argento. Opere di eccezionale rarità storica e artistica estendono la ricerca: pagine miniate, un rotolo dipinto cinese, una testa di fauno di epoca romana, la fotografia di Renzo Tortelli, uno stupefacente elmo russo, un bicchiere con lo stemma degli Sforza, una rara pendola francese, un importante regolatore astronomico inglese o un pocket globe del 1754.

L’eleganza e la raffinatezza della tavola antica sono infine rappresentate in un centrotavola di bronzo e in antiche maioliche, come un piatto di maiolica milanese di Pasquale Rubati.

La scultura ci sbalordisce con il commovente Cristo crocefisso senese dell’inizio del Trecento, il santo benedettino veneto, l’inusuale rubinetto tedesco di bronzo, lo sbalzo di rame dorato di Augsburg e il virtuosistico tacchino di ferro battuto.

Cinquecento anni di capolavori celebrano l’arte pittorica in tutte le sue espressioni: dal fondo oro di Francesco D’Antonio ai tagli di Fontana, passando per Marco D’Oggiono, Camillo Procaccini, Girolamo Muziano, Bartolomeo Cavarozzi, Panfilo Nuvolone, Francesco Viacavi, Alessandro Magnasco, Luca Giordano, Francesco Cairo, Giovanni Richter, Gianbattista Crosato, Francesco Casanova, Francesco Londonio, Sebastiano Lazzari, Francesco Zanin, Pelagio Palagi, Francesco Hayez, Antonio Fontanesi, Filippo Carcano, Guglielmo Ciardi, Giovanni Boldini, Jehudo Epstein, Aurelio Mariani, Mosè Bianchi, Oscar Ghiglia, Luigi Nono, Simone Salassa, Giacomo Balla, Marzio Tamer.

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