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Parte con associazioni storiche pizzaioli Patto Civico Antiracket Napoli

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Patto Civico Antiracket di Napoli


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Dichiarazione degli Assessori Daniele e Panini

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Sono state le pizzerie ad essere al centro delle cronache che segnalavano una recrudescenza del fenomeno del racket. Ed è proprio dalle associazioni che hanno avviato l’iniziativa per fare dell’arte dei pizzaioli patrimonio immateriale dell’umanità, che riparte l’impegno culturale e civico antiracket.
Si è svolto ieri, 15 aprile, un incontro presso l’Assessorato alla cultura e al turismo con la partecipazione della Fondazione Univerde, titolare del logo, con il Presidente Pecoraro Scanio.

Le associazioni intendono svolgere un ruolo attivo per sensibilizzare gli aderenti ai contenuti del “Patto” e dar vita ad un programma che ribadisca che l’arte dei pizzaioli è fondata sui valori della trasparenza e della legalità.

Le associazioni si costituiranno parte civile nei processi che vedono vittime e denuncianti i titolari delle pizzerie.

Prosegue dunque l’impegno dell’amministrazione nella lotta contro il racket. Dopo la presentazione del patto civico contro le attività estorsive a danno degli esercizi commerciali, delle imprese e delle strutture ricettive della città, presentata lo scorso 27 marzo dal Sindaco e dagli Assessori Alessandra Clemente, Nino Daniele ed Enrico Panini, con l’adesione dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e della Fondazione Univerde.

Così, dopo le testimonianze di solidarietà e vicinanza da parte di personaggi di spicco del mondo dell’arte e della cultura, si raccoglie oggi la partecipazione di un’importante rappresentanza del tessuto produttivo cittadino.

Così gli Assessori Nino Daniele e Enrico Panini:

È fondamentale che l’iniziativa diventi il più possibile visibile e partecipata, affinché nessuno resti indietro e isolato.

Spezzare il silenzio e la solitudine delle vittime, indicando loro la maniera di liberarsi da questa oppressione, è il primo, fondamentale passo verso la liberazione dalla camorra.
Gli imprenditori e i commercianti sani della città sono la maggioranza. Tutti loro, insieme con le istituzioni, hanno la forza per vincere questa guerra.